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Un’informazione drogata fondata sui funerali

Di Roberto Balzani Leggilo in 1 minuto
Aggiornato: 25 aprile 2024
Un’informazione drogata fondata sui funerali

Ho personalmente molta considerazione per Pelé, Benedetto XVI e Vialli, ma trovo francamente esagerata la copertura che l’informazione pubblica e privata ha dato di questi tristi eventi. Non perché queste persone non meritino il ricordo: ma perché trovo stucchevole e un po’ ipocrita questa costruzione enfatica della memoria, bulimica, eccessiva, lacrimevole, e poi subito rimossa. Si chiude la bara e si passa ad altro. Ad esempio il compleanno di Celentano.

Ma ci importa davvero? E il futuro? Non pervenuto, se non per le fantastiche tecnologie che ci attendono. O per le catastrofi ambientali incombenti, il cui solo parlarne ci rende più buoni e responsabili. Penso si tratti di una strategia, non politica intendiamoci, per riempire le scalette a buon mercato, senza compiere la fatica di stanare le notizie, quelle che magari non stanno in rete, ma nella realtà nazionale e internazionale. E che tuttavia, ciò nonostante, come la talpa della storia, stanno scavando in silenzio il solco in cui finiranno fra non molto le nostre vite.

Roberto Balzani

L'autore

Roberto Balzani
Roberto Balzani

Roberto Balzani, nato a Forlì il 21 agosto 1961, è uno storico, saggista e politico italiano. È professore ordinario di storia contemporanea alla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università degli Studi di Bologna. È stato sindaco di Forlì, dal 2009 al 2014 è professore ordinario di Storia contemporanea alla Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell'Università di Bologna (sede di Ravenna), della quale è stato preside fra il 2008 e il 2009. Ricercatore in Storia contemporanea alla Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze dal 1992, è divenuto poi professore associato alla Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell’Università di Bologna e quindi professore ordinario. Fra i suoi interessi più recenti, la storia del regionalismo e del patrimonio culturale, cui ha dedicato diversi saggi, collaborando alle iniziative promosse alla Scuola Normale Superiore di Pisa da Salvatore Settis. Fra il 1992 e il 1996 ha fatto parte del consiglio d’amministrazione della Fondazione “Spadolini – Nuova Antologia” di Firenze. E’ stato a lungo componente del consiglio direttivo della Società di Studi Romagnoli, dell’Istituzione Biblioteca Malatestiana di Cesena e dell’Ibc Emilia-Romagna. Fra le principali pubblicazioni da menzionare la ricostruzione del regionalismo culturale romagnolo fra ‘800 e ‘900 (La Romagna, Bologna, 2001, ristampata con un nuovo capitolo nel 2012); inoltre, la sintesi Storia del mondo contemporaneo, Milano, 2003 (con Alberto De Bernardi), la ricerca di storia dei beni culturali Per le antichità e le belle arti. La legge n. 364 del 20 giugno 1909 e l’Italia giolittiana (Bologna, 2003) e la cura dei Discorsi parlamentari di Carducci (Bologna, 2004). Con Angelo Varni è curatore de La Romagna nel Risorgimento (Roma-Bari, 2012). Alla sua esperienza di amministratore è dedicato il pamphlet: "Cinque anni di solitudine. Memorie inutili di un sindaco" (Bologna, 2012). E’ autore di diversi manuali di storia per le Scuole medie e i Licei.

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