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La Croazia nell’Eurozona: i dati di interscambio con la provincia FC

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Ultimo aggiornamento:

Nei primi nove mesi del 2022, nella Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, l’interscambio commerciale con la Croazia è ammontato a 67 milioni di euro. Le esportazioni verso la Croazia sono state pari a 49,5 milioni di euro, con un incremento del 38,0% (+13,5% il totale provinciale) rispetto allo stesso periodo del 2021. Dal 1 gennaio l’euro è la moneta ufficiale della Croazia, che raggiunge così la piena integrazione nell’Europa e diventa il 20° Paese membro dell’Eurozona. Dalla stessa data, la Croazia è anche entrata nell’area Schengen, lo spazio di libera circolazione europea, di cui è il 27° membro. Sono state così abolite numerose frontiere marittime e terrestri, in particolare quella che separava Trieste dall’Istria, a seguito della divisione avvenuta dopo il secondo conflitto mondiale. Sono eliminati, quindi, i controlli di frontiera ai confini terrestri e marittimi con l’Italia e gli altri Paesi europei, mentre quelli aeroportuali rimarranno fino al 26 marzo 2023.

La libertà di movimento offrirà nuove opportunità per rafforzare la cooperazione tra l’economia italiana e quella croata. Nel 2021, l’Italia è stata il secondo mercato di destinazione delle esportazioni croate di merci dopo la Slovenia, avendo accolto circa il 12,4% di tutte le esportazioni croate, e il suo secondo fornitore dopo la Germania.
Circa 340 imprese italiane detengono partecipazioni in società croate, impiegando oltre 12 mila persone. Secondo le elaborazioni dell’ICE, l’Italia è uno dei paesi più coinvolti in Croazia e si classifica al quinto posto dopo Paesi Bassi, Austria, Lussemburgo e Germania per stock di investimenti diretti esteri dal 1993 (con 3,7 miliardi di euro, ovvero il 9,5% degli investimenti diretti esteri nel periodo 1993-2021).
La forte affinità è evidenziata anche dal fatto che nel 2021 ben 418.000 turisti italiani hanno visitato la Croazia (4% degli arrivi totali di stranieri), rappresentando quasi 2 milioni di pernottamenti (3,2% dei pernottamenti totali di stranieri).

I principali dati di interscambio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini e Croazia

Con riferimento al territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, nei primi nove mesi del 2022, le esportazioni verso la Croazia sono state pari a 49,5 milioni di euro, corrispondenti allo 0,9% del totale provinciale, con un incremento del 38,0% (+13,5% il totale provinciale) rispetto al medesimo periodo del 2021. I principali prodotti esportati sono: mezzi di trasporto (25,3% del totale export, +309,0% la dinamica tendenziale), macchinari (13,4%, -4,4%), articoli di abbigliamento (12,7%, +6,5%), prodotti alimentari (9,6%, +23,8%), apparecchiature elettriche (7,8%, -7,2%). Le importazioni sono pari a 17,5 milioni di euro (lo 0,6% del totale) e sono cresciute del 70,5% rispetto al medesimo periodo del 2021. Le importazioni dalla Croazia dirette nel territorio Romagna riguardano prevalentemente prodotti agricoli (43,6% del totale) e articoli di abbigliamento (8,6%).
Il saldo commerciale è positivo e pari a 32,0 milioni di euro correnti (l’1,3% del totale territoriale). L’interscambio commerciale nei primi nove mesi del 2022 ammonta a 67,0 milioni di euro, pari allo 0,8% del totale.

Focus provincia di Forlì-Cesena

Nei primi nove mesi del 2022, le esportazioni verso la Croazia sono state pari a 32,4 milioni di euro, corrispondenti al 1,0% del totale provinciale, e sono aumentate del 58,7% (+12,3% il totale provinciale) rispetto al medesimo periodo del 2021. I principali prodotti esportati sono: mezzi di trasporto (38,6% del totale export, +319,1% la dinamica tendenziale), apparecchiature elettriche (10,0%, -10,8%), macchinari (7,7%, -15,3%), prodotti della metallurgia (7,6%, -3,1%), prodotti alimentari (7,1%, +17,3%). Le importazioni sono pari a 14,2 milioni di euro (lo 0,7% del totale) e sono cresciute del 73,0% rispetto al medesimo periodo del 2021. Le importazioni dalla Croazia dirette in provincia riguardano prevalentemente prodotti agricoli (52,9% del totale) e prodotti alimentari (8,2%). Il saldo commerciale è positivo e pari a 18,2 milioni di euro correnti (l’1,3% del totale territoriale). L’interscambio commerciale nei primi nove mesi del 2022 ammonta a 67,0 milioni di euro, pari allo 0,9 del totale.