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Bentivogli: «La soppressione dell’automedica è solo il primo problema della sanità romagnola»
«L’automedica soppressa sarà solo l’inizio dei problemi che si presenteranno da qui in avanti nella sanità pubblica romagnola. Tempo fa denunciavo agli organi di stampa la forte carenza di personale medico ospedaliero dai pronto soccorsi ai medici di base. Feci un’appello ai vertici della sanità romagnola e regionale per i disservizi legati alla carenza di medici. Oggi il problema è l’auto medica soppressa domani sarà qualcosa di più importante. La sanità vanto della politica regionale sta oggi prendendo una deriva molto pericolosa. Quello che voglio trovare è la soluzione a questo oramai annoso problema» attacca Albert Bentivogli consigliere comunale della Lega.
«Esiste una regola universale, una logica di mercato che vale per tutti gli ambiti, sanità compresa, e si chiama domanda/offerta. Se è vero che vi è una forte carenza di medici allora è altrettanto vero che bisogna fare in modo che gli stessi aumentino. Trent’anni fa si scelse di ridurre il numero d’ingresso degli studenti delle facoltà di medicina oggi stiamo pagando quella scelta con tagli e disservizi. La parola d’ordine è aprire, a tutta la platea di pretendenti medici, la possibilità di iscriversi alle facoltà di medicina senza ricorrere, come fanno altre nazioni, ad assunzioni dall’estero potendo soddisfare il fabbisogno nazionale con medici italiani bravi e competenti» insiste il leghista forlivese.
«Concludo con un nuovo appello a tutti coloro che in regione gestiscono la nostra sanità pubblica dal direttore generale Asl Romagna Tiziano Carradori all’assessore alla sanità Raffaele Donini perché questa politica di tagli e disservizi non diventi un’escalation che i nostri cittadini non meritano di pagare. La salute e l’accesso alle cure resta il servizio più importante che abbiamo».