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Presentazione del libro “Ceppo e mannaia”

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Ultimo aggiornamento:

La sezione forlivese dell’Anpi presenta giovedì 8 dicembre 2022 alle ore 16,30 a Palazzo Romagnoli in via Albicini 12 a Forlì, il nuovo libro di Gianfranco Miro GoriCeppo e mannaia“. Ne parlerà, con l’autore il costituzionalista Marco Valbruzzi. Introduce il presidente della sezione forlivese, Vico Zanetti.

Già il titolo “Ceppo e mannaia” che riproduce un motto di saluto degli anarchici romagnoli di quel periodo spiega l’opera, che racconta, infatti, le storie di 13 anarchici, protagonisti di gesta e azioni rivoluzionarie in tutto il mondo, tra Ottocento e Novecento. Alcuni noti, come Andrea Costa, Amilcare Cipriani, Pascoli e Armando Borghi, altri giustamente riesumati dall’oblio come Pietro Cesare Ceccarelli e Carlo Valdinoci, tracciando allo stesso tempo un ritratto del movimento anarchico italiano del quale i romagnoli furono, all’origine, e non solo, grandi protagonisti. Un viaggio lungo quasi cent’anni che parte da Felice Orsini, meldolese, e vede chiudersi la carrellata con la figura di un grande partigiano, Sirio Corbari. In sintesi un importante spaccato politico della storia della nostra regione.

Gianfranco Miro Gori nasce a San Mauro Pascoli l’11 agosto 1951. Dopo gli studi classici si è laureato in filosofia all’Università degli Studi di Bologna e ha conseguito il dottorato di ricerca in “storia e filologia del cinema” nello stesso ateneo. Ha fondato la cineteca del Comune di Rimini nel 1986, dirigendola fino al 2012. Tra i primi a dedicarsi in Italia ai rapporti cinema e storia, si è occupato del regista Federico Fellini, dello sceneggiatore e poeta dialettale Tonino Guerra, del musicista Secondo Casadei e del poeta Giovanni Pascoli.

Nel 2000 ha progettato l’associazione culturale Sammauroindustria, della quale è stato eletto presidente varandone le iniziative principali: il Premio Pascoli di poesia, il concorso Un talento per la scarpa riservato ai giovani stilisti, il Processo del X agosto nella Torre. Nel 2004 è stato eletto sindaco di San Mauro Pascoli (FC), carica che ha mantenuto fino al 2014. Ha pubblicato un romanzo Senza Movente e quattro raccolte di poesie in dialetto (Strafócc, Chiamami Città, Rimini, 1995; Gnént, Pazzini, Verucchio, 1998; Cantèdi, Mobydick, Faenza, 2008; È cino, la gran bòta, la s-ciuptèda, Fara, Rimini, 2014).