Leggilo in 2 minuti
Il Tavolo sul “Controllo di vicinato” nel Quartiere Resistenza
Il coordinatore del Comitato del quartiere Resistenza Fabio Fabbri e il vicecoordinatore Raffaele Acri, unitamente agli altri componenti del Comitato, hanno partecipato, al Circolo Primavera di Via Angeloni, a un incontro con due rappresentanti della Polizia Locale di Forlì, al fine di pianificare la collaborazione tra i residenti per implementare la sicurezza, meglio nota come “Controllo di vicinato”.
La forma di collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine, promossa e ratificata dalla Regione Emilia Romagna con un documento dettagliato in ordine alle modalità è stato recepito dal comando della Polizia Locale, che ha offerto la disponibilità, nelle persone del vicecomandante Andrea Gualtieri e del sovrintendente Fabrizio Zingales, ad incontrare i componenti del Comitato del quartiere Resistenza, che ne ha fatto espressa richiesta, in modo da iniziare una sperimentazione di questa forma di autotutela che è risultata in altre città e Comuni capoluogo molto efficace.
Il sovrintendente Zingales ha proiettato alcune slide con le quali ha illustrato le forme di collaborazione tra la Polizia Locale e i residenti nell’ambito del progetto, sottolineando con forza il mantenimento dei ruoli e delle competenze, che non devono mai essere travalicati, suggerendo altresì una serie di attività di prevenzione, attuando le quali si riesce a complicare il terreno di manovra dei malintenzionati.
È stata anche espressa durante l’incontro una importante riflessione, laddove riportando i residenti su un terreno di comune interesse, sicuramente si migliora la conoscenza reciproca che in molti casi diventa la prima barriera all’incremento della sicurezza, ma in ogni caso una maggiore frequenza delle relazioni di vicinato dipana la diffidenza che deriva dalla superficialità dei rapporti.
I componenti del comitato hanno assunto l’impegno di incrementare con azioni dirette ed indirette la conoscenza del progetto, implementando più gruppi di chat tra i residenti in modo da coinvolgere più zone del quartiere. Alle prossime riunioni saranno invitati anche i residenti che vorranno aderire al progetto ed accanto ai segnali stradali di viabilità saranno applicati quelli che informano della operatività del “Controllo di vicinato” che già da soli, come dimostrato, agiscono come deterrente per i malintenzionati.