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I “Gilet gialli ecologici” concludono l’anno con due interventi contro il degrado
I “Gilet gialli ecologici” formati da volontari della zona-ovest del Comune di Forlì e coordinati da Maurizio Naldi e da Erica hanno concluso l’anno impegnandosi nella lotta contro i graffiti vandalici, che deturpano la città e l’abbandono di rifiuti. Equipaggiati con il materiale occorrente in alcune ore hanno ripristinato due aree del ponte di Schiavonia, una a livello stradale e l’altra sotto e a lato del ponte, che davano una immagine negativa della nostra bella città a tutti i passanti, cittadini e turisti.
Sul ponte in particolare vi erano delle scritte vandaliche di vernice rossa molto evidenti per i passanti che davano un segnale di degrado proprio in punto importante di accesso della nostra città, sono state cancellate con prodotti adatti e ripulita tutta la zona. Poi nell’area circostante è stata effettuata una raccolta di rifiuti solidi urbani abbandonati che è risultata in quantità enorme più del previsto. Erano li sicuramente da diverso tempo ai lati del ponte sotto e fra la sponda dell’argine del fiume Montone sul lato destro nel rivale fino giù al letto del fiume vi era una propria discarica fra parti di bicicletta, ombrelli, vestiti, bottiglie di vetro in quantità, e tanti rifiuti casalinghi sicuramente di provenienza non molto distante visto anche il materiale trovato sotto alle finestra della palazzina adiacente.
«È stato un intervento difficoltoso – commentano Naldi ed Erica – la zona sotto al ponte con il rivale umido ha causato non pochi scivoloni, ma la voglia di rimuovere i rifiuti specialmente vicino al corso d’acqua ha prevalso. Vi erano molte microplastiche che sarebbero arrivate al mare e l’intervento ha permesso la loro rimozione.
Dai rifiuti raccolti si è cercato di effettuare una differenziazione, il vetro nelle campane, diversa plastica in buone condizioni verrà portata all’ecobus, altro materiale all’ecocentro. Occorre più impegno anche nella lotta repressiva contro questi incivili, che sono tanti».
«Bisogna sanzionarli – aggiunge Erica -. L’utilizzo di foto trappole è fondamentale. La metodologia di ricerca degli indizi per raggiungere i colpevoli deve essere potenziata. Si ringraziano comunque anche i volontari delle guardie G.E.V che fanno del loro meglio, ma occorre potenziare il controllo repressivo con più energia, altrimenti rischiamo di non riconoscere più i nostri territori con il loro ecosistema naturale integro, vedi tangenziale. L’impegno dei volontari è fondamentale per mantenere una città pulita, occorre denunciare chi viene visto ad abbandonare rifiuti. Molto lavoro va impiegato all’insegnamento verso i bambini educandoli al rispetto ambientale».