Tampone Coronavirus Covid19

L’Italia ha assunto misure restrittive anti-Covid nei confronti dei viaggiatori provenienti dalla Cina su voli diretti (una minoranza rispetto a quelli che giungono attraverso i grandi hub europei). Gli altri Paesi, Gran Bretagna inclusa, non hanno assunto provvedimenti analoghi, perché non ci sono evidenze di nuove varianti. Roma sa che, da sola, un provvedimento simile è senza senso, e perciò preme sull’Unione.

Una qualche forma di controllo, date le notizie allarmanti provenienti dall’Estremo Oriente, potrebbe essere ragionevole; e però contrasta con l’abbassamento della guardia nei confronti del Covid in Italia, praticato dal governo, che ha messo la sordina alle informazioni su malati e deceduti, inducendo negli italiani la sensazione illusoria di una uscita definitiva dall’emergenza.

Sembra quasi che, a parità di variante Covid, quello da cui sono affetti gli italiani sia meno pericoloso di quello da cui sono affetti i cinesi. Penso che, invece di praticare misure alla fin fine propagandistiche o inefficaci, sarebbe meglio consigliare a tutti, italiani e non italiani presenti nel Paese, prudenza, vaccino e uso sensato della mascherina.

Roberto Balzani

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Roberto Balzani, nato a Forlì il 21 agosto 1961, è uno storico, saggista e politico italiano. È professore ordinario di storia contemporanea alla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università degli Studi di Bologna. È stato sindaco di Forlì, dal 2009 al 2014 è professore ordinario di Storia contemporanea alla Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell'Università di Bologna (sede di Ravenna), della quale è stato preside fra il 2008 e il 2009. Ricercatore in Storia contemporanea alla Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze dal 1992, è divenuto poi professore associato alla Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell’Università di Bologna e quindi professore ordinario. Fra i suoi interessi più recenti, la storia del regionalismo e del patrimonio culturale, cui ha dedicato diversi saggi, collaborando alle iniziative promosse alla Scuola Normale Superiore di Pisa da Salvatore Settis. Fra il 1992 e il 1996 ha fatto parte del consiglio d’amministrazione della Fondazione “Spadolini – Nuova Antologia” di Firenze. E’ stato a lungo componente del consiglio direttivo della Società di Studi Romagnoli, dell’Istituzione Biblioteca Malatestiana di Cesena e dell’Ibc Emilia-Romagna. Fra le principali pubblicazioni da menzionare la ricostruzione del regionalismo culturale romagnolo fra ‘800 e ‘900 (La Romagna, Bologna, 2001, ristampata con un nuovo capitolo nel 2012); inoltre, la sintesi Storia del mondo contemporaneo, Milano, 2003 (con Alberto De Bernardi), la ricerca di storia dei beni culturali Per le antichità e le belle arti. La legge n. 364 del 20 giugno 1909 e l’Italia giolittiana (Bologna, 2003) e la cura dei Discorsi parlamentari di Carducci (Bologna, 2004). Con Angelo Varni è curatore de La Romagna nel Risorgimento (Roma-Bari, 2012). Alla sua esperienza di amministratore è dedicato il pamphlet: "Cinque anni di solitudine. Memorie inutili di un sindaco" (Bologna, 2012). E’ autore di diversi manuali di storia per le Scuole medie e i Licei.

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