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Consegnata al vescovo Corazza la statuina della florovivaista

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Il presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili, per questo Confartigianato e Coldiretti continuano la tradizione di donare una statuina che va ad arricchire il presepe del vescovado di Forlì. ieri il presidente di Confartigianato di Forlì Luca Morigi, con il vicesegretario Alberto Camporesi, assieme al direttore Alessandro Corsini e al vicepresidente di Coldiretti Andrea Ferrini hanno consegnato al vescovo Livio Corazza la statuina che quest’anno raffigura un’imprenditrice simbolo delle aziende che operano nella cura e manutenzione del verde.

L’obiettivo è aggiungere ogni anno figure che rappresentino l’attualità. Nel 2020 fu un’infermiera a ricordare il debito che ci lega in tempo di Covid a tutti coloro che operano nella sanità. Lo scorso anno è stato l’imprenditore che, cogliendo le opportunità della digitalizzazione, ha affrontato le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante le limitazioni e i lockdown. Spiegano i vertici di Confartigianato e Coldiretti presenti alla consegna “la statuina del 2022 vuole raffigurare l’impegno per uno sviluppo economico sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Inserire questa figura, la florovivaista simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, è un modo per dare attenzione all’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e, allo stesso tempo, beni immateriali indispensabili per la qualità della vita. A livello economico, gli imprenditori offrono prodotti e servizi belli, ben fatti, durevoli, a basso impatto ambientale, unici e distintivi. La diffusione capillare nei territori delle piccole imprese, le rende attori fondamentali delle comunità, creano lavoro e ricchezza, intrattenendo rapporti e relazioni di scambio fondamentali per il benessere collettivo. Lo stretto legame con il luogo in cui si vive e lavora alimenta il rapporto con l’ambiente circostante, improntato alla cura e al rispetto. Tutto questo è il valore del lavoro, che crea, trasforma, ripara, rigenera, include, unisce.”