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Confcommercio: “A Capodanno si punta al tutto esaurito”

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Sono circa il 7% i forlivesi che per il cenone di fine anno hanno già scelto uno delle centinaia di ristoranti locali che rimarranno aperti nella notte di San Silvestro. Numeri in crescita, sia per quanto riguarda la domanda dei forlivesi, sia per quanto riguarda dell’offerta dei ristoranti che rimarrà aperto il 31 dicembre, che quest’anno dovrebbe raggiungere il primato di 6 su dieci.

Questo dato – racconta Andrea Zocca di Fipe -Confcommercioracconta della voglia delle persone di lasciarsi alle spalle gli ultimi due terribili anni, vissuti tra restrizioni e fiammate inflazionistiche. Si percepisce nell’aria una sempre più forte voglia di stare insieme, con i forlivesi pronti a spendere una spesa pro-capite che oscilla tra 92 e 115 euro a seconda che ci si limiti al solo cenone oppure a cenone più veglione. L’ultimo dell’anno sarà anche l’occasione per valorizzare i prodotti dell’eccellenza agroalimentare ma soprattutto vitivinicola locale”.

In particolare lo spumante. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Fipe – Confcommercio, durante il brindisi di mezzanotte nel 66% dei locali forlivesi si “stapperà” rigorosamente di spumante italiano, mentre il 27% dei ristoranti proporrà sia bollicine francesi che bottiglie italiane. Solo Champagne, invece, in un locale su 10. “In generale tra gli operatori del settore si respira un’aria di cauto ottimismo: otto imprenditori su dieci confidano che sarà “tutto esaurito” o che, in ogni caso, il bilancio sarà uguale se non addirittura migliore del 2019”.

La formula della serata è quella classica: in nove ristoranti su dieci la serata si snoderà intorno alla cena con incluso brindisi di fine anno e “soft entertainment”. Solo in poco più di un ristorante su dieci, oltre alla cena, si svolgerà anche un vero e proprio veglione con spettacolo e musica. Tra le formule richieste dai forlivesi negli ultimi anni, c’è il “menu alla carta”, che sembra essere utilizzato da un numero significativo di ristoranti.