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Pompignoli: «Disavanzo doppio rispetto ad altre Regioni. Sanità con un buco da 392 milioni»

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La Regione spieghi dove intendere reperire i fondi per ripianare il residuo disavanzo di bilancio di 392 milioni di euro, dopo che per far fronte al buco eccezionale da 885 milioni ha già messo mano a tutte le poste possibili (rimborsi, pay-back, poste straordinarie, residui, fondi del Decreto Aiuti-ter)? Quali sono le “azioni irripetibili” che promette di mettere in campo per far quadrare il bilancio della Sanità emiliano-romagnola?”. Così il consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli, ha incalzato ieri durante la commissione da lui presieduta gli interventi degli assessori Raffaele Donini (Sanità) e Paolo Calvano (Bilancio) chiamati – su richiesta del Gruppo Lega – a rendere un’informativa alla situazione finanziaria del Sistema sanitario regionale.

E poi ancora: “Come è stato possibile per la Sanità emiliano-romagnola spendere una cifra che, a confronto di quelle sostenute da regioni simili per conformazione e densità di popolazione risulta abnorme?” ha ribadito Pompignoli. A questo proposito «cosa emerge dai report prodotti dalla Struttura Monitoraggio Covid, nata e assegnata alla guida di quell’ex direttore generale che per prima aveva proprio denunciato “la malagestione della cosa pubblica” con riferimento proprio all’assessorato alla Sanità regionale? Nessuno mette in dubbio le difficoltà che ci pone di fronte il momento storico, certo è che si tratta di condizioni che tutte le Regioni stanno cercando di contrastare: le domande che poniamo sono per capire finalmente come sia possibile che l’Emilia-Romagna presenti disavanzi più che doppi rispetto a quelli degli altri enti omologhi. Si tratta di richieste puntuali, legittime – non di artifici di dietrologia – con le quali puntiamo all’obiettivo di ristabilire la massima trasparenza nella gestione contabile della nostra Regione» ha concluso Pompignoli.