Ancora una volta l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) torna ad attaccare uno dei settori chiave dell’agroalimentare italiano, equiparando il vino alle sigarette e ai superalcolici e scoraggiandone il consumo. “L’attacco dell’OMS – spiega Massimiliano Bernabini presidente Coldiretti Forlì-Cesena – preoccupa il tessuto vitivinicolo della nostra provincia, destabilizza il primato di qualità e distintività dei nostri vini nel mondo e rischia di colpire pesantemente l’export ed i consumi interni con gravi ripercussioni su tutta la filiera e sull’occupazione. Non è giusto assimilare il vino ai superalcolici o alle sigarette. Il vino è un dimostrato e accertato elemento cardine della dieta sana ed equilibrata, se consumato nelle giuste quantità”.
L’attacco dell’Oms arriva in un momento molto favorevole dal punto di vista dell’export con un incremento, nei primi sei mesi dell’anno, del 16,5% per un valore complessivo di 624 milioni di euro, meno invece dal punto di vista dei costi che a causa della crisi energetica e delle materie prime generate dalla guerra in Ucraina sono cresciuti del 35%. Nei vigneti si registrano infatti rincari che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio. Una vendemmia cominciata in anticipo, nei vigneti del Forlivese, anticipata almeno di circa 10 giorni, che riscontra le stesse criticità delle altre coltivazioni a causa di una stagione particolarmente siccitosa e con elevatissime temperature.
“Le aziende hanno iniziato le prime fasi di questa vendemmia con le uve Chardonnay – spiega Bernabini –. La previsione iniziale, in termini quantitativi, è di una quantità inferiore di circa il 15% rispetto al 2020 (comunque già in calo rispetto al 2019) con una possibile diminuzione di produzione invece del 30-40% nelle zone collinari dove l’assenza di risorse idriche resta un problema, anche se non è possibile fare ora delle valutazioni certe, a causa anche degli eventi improvvisi di pioggia e grandine che hanno colpito recentemente il nostro territorio”.
“La qualità del vino prodotto si prospetta buona – precisa il Direttore di Coldiretti Forlì-Cesena Alessandro Corsini -. Il nostro vino è un patrimonio da tutelare. È il miglior biglietto da visita del settore agroalimentare. Un comparto che genera lavoro e traina parte del turismo”. “Nel nostro approccio al cittadino/consumatore proponiamo, in particolare alle famiglie un consumo sano e consapevole per uno stile di vita legato al benessere psicofisico” conclude Bernabini.
Proprio questo fine settimana quindi, al mercato di Campagna Amica di Forlì, inaugura il calendario di eventi settimanali di ottobre, presentando la 1° festa dei nonni e la festa della vendemmia. Conclude Anna Pirillo responsabile del Mercato di Campagna Amica di Forlì. “Sabato sin dal mattino sarà possibile visitare la mostra degli attrezzi antichi della vendemmia, apprezzare la storia e la cultura del vino, del buon bere e del bere consapevole e per ogni nonno accompagnato dal proprio nipotino: un simpatico e gustoso omaggio a km0”. Continua anche la rassegna di “yogalmercato” ogni sabato alle 9,30, che prevede la partecipazione libera e gratuita, previa iscrizione. Per informazioni e per tutte le novità sulle iniziative del Mercato è possibile consultare la pagina Facebook Campagna Amica Forlì-Cesena oppure scrivere a agrimercato.fc.rn@coldiretti.it o contattare via WhatsApp il 3667660048.