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E nostar dialet, al zirudel ‘d Mario Vespignani

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Ultimo aggiornamento:

Venerdì 29 luglio, nell’area esterna della sede dell’Associazione “Amici di Polenta“, in via Polenta 524 nel Comune di Bertinoro, si svolgerà una serata dedicata al dialetto romagnolo e in particolare alle poesie e zirudelle di Mario Vespignani (1924-2015).
Per chi lo vorrà l’iniziativa sarà preceduta, a partire dalle ore 19,30, da un’apericena (prenotazione obbligatoria 3297387513; 3382811141).

A seguire, alle ore 21,00, verranno presentati due audiovisivi “Ricordi e emozioni” e “La piaza” di Tiziana Catani e Dervis Castellucci, opere che vedono come protagonista Mario Vespignani che racconta della sua vita e recita diversi suoi componimenti. Successivamente Radames Garoia e Nivalda Raffoni reciteranno alcune poesie e zirudelle dell’autore forlivese, mentre Claudio Molinari eseguirà alcuni brani musicali con testi di Vespignani.

Ennio Gelosi e Gabriele Zelli presenteranno il libro U n’e’ mai témp par murì’ (Non è mai tempo per morire), curato dagli stessi unitamente a Leonardo Michelini e a Giuseppe Schiumarini, Edit Sapim 2022, che riporta una selezione di opere in dialetto romagnolo di Mario Vespignani. Il ricavato della vendita del libro (costo 10 euro) sarà devoluto alla Fondazione Istituto Prati per l’assistenza ai malati poveri. Ad esclusione dell’apericena, per la quale occorre prenotare, la partecipazione all’incontro è aperta a tutti.

Mario Vespignani (Forlì, 1924-2015) è stato un prolifico autore che ha composto tantissime poesie e zirudelle in lingua romagnola. Non solo: la sua vena letteraria gli ha consentito di scrivere testi di narrativa nonchè testi di canzoni e commedie in vernacolo. Alcune delle sue canzoni, come ad esempio Partigiàn senza nom, sono entrate a far parte della storia della canzone dialettale. Per ben tre volte vinse il Festival della Canzone Romagnola di Cesena E campanòn. Diplomato perito elettrotecnico svolse il mestiere di camionista per diversi anni girando l’Italia guidando un camion a rimorchio con a fianco il fratello Walter, scomparso in prematura età. Quegli anni di duro lavoro segnarono profondamente la sua maturazione e il suo temperamento.

Di fede socialista fin dalla giovane età divenne poi, per tanti anni, corrispondente dell’Avanti e giornalista pubblicista. Assunto nel Comune di Forlì nei primi anni ‘60, dopo un periodo nel quale ricoprì diversi incarichi all’interno del Municipio nel settore delle aziende municipalizzate, venne chiamato a svolgere le funzioni di segretario del Vice Sindaco Azer Cicognani, per poi divenire capo ufficio stampa dell’ente locale. Incarico che ricoprì per più di 10 anni fino al pensionamento avvenuto nel 1989. Mario Vespignani è stato direttore responsabile di Comune Aperto, organo dell’Amministrazione comunale di Forlì e di diverse altre pubblicazioni, fra le quali: Cronache della Resistenza, Auserinforma e Pompieri Sempre. La sua produzione narrativa ha spaziato dai racconti alle commedie dialettali. Ma egli è conosciuto soprattutto per le poesie e le zirudelle, opere in cui eccelleva e che hanno riscosso grande successo di pubblico nonché numerosi riconoscimenti e premi della critica specializzata. La sua vena umoristica non è mai stata finalizzata però alla pura e semplice risata. Dall’arguzia dei suoi testi sempre emerge con chiarezza un assunto che invita alla riflessione e rimanda a profili e pensieri più profondi.