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A Forlì il primo intervento al cuore per prevenire l’ictus senza cardiochirurgia

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Ancora un primato della sanità romagnola, che parte dalla Cardiologia di Forlì, diretta da Marcello Galvani, dove si è effettuato ai primi di luglio 2022 un intervento che permette di ridurre il rischio di ictus nei pazienti con elevato rischio di trombosi a partenza dal cuore. L’operazione si è svolta all’Unità di Emodinamica di Forlì- Cesena, diretta da Fabio Tarantino, in stretta collaborazione con Alberto Bandini, che dirige il servizio di aritmologia della Cardiologia di Forlì, grazie ad una équipe multidisciplinare di medici, infermieri e tecnici e con l’ausilio di tecnologie avanzate di imaging.

Questo intervento – spiega Fabio Tarantino – è riservato in particolare ai pazienti che necessitano di una terapia anticoagulante, proprio perché ad alto rischio di trombosi, ma che non possono assumere questi farmaci perchè presentano un elevato rischio di sanguinamento per altrettanti concomitanti patologie. La procedura che abbiamo effettuato consiste nell’escludere l’auricola sinistra, dove possono formarsi dei coaguli, poi possibili fonte di trombi e di ictus, mediante un apposito dispositivo che viene posizionato, utilizzando come accesso la vena femorale, “navigando” ed attraversando le strutture del cuore fino a raggiungere il punto di rilascio”.

Abbiamo potuto effettuare questa operazione – prosegue Tarantino – grazie a un documento regionale che ha consentito l’inizio di questa attività, senza la necessità dell’assistenza cardiochirurgica. In Romagna Forlì è stato il primo centro ad effettuarlo, grazie al modello organizzativo del Programma Aziendale, che prevede l’esecuzione di tale procedura nei Centri Cardiologici di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, coordinato dal professore Giancarlo Piovaccari”.