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Il 70% dei rifiuti bruciati a Forlì viene da Ravenna. Pompignoli: «Rimettere in discussione il sistema»

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Il termovalorizzatore di via Grigioni nel quartiere di Coriano, di proprietà di Hera Ambiente, è “Ravenna dipendente”. Su un quantitativo massimo di rifiuti inceneribili pari a 120 mila tonnellate all’anno, infatti, 84.000 provengono dal comprensorio ravennate mentre le restanti 34.000 da quello di Forlì. Sono questi i numeri riferiti per il 2022 dall’assessore regionale Irene Priolo, nel corso dell’informativa resa in commissione referente e inerenti il Piano Regionale di gestione dei rifiuti 2022-2027, attualmente in fase di adozione in Assemblea Legislativa.

Queste sono cifre che parlano da sole – commenta il consigliere regionale della Lega Pompignoli -. Il termovalorizzatore di Forlì dipende al 70% dal territorio di Ravenna. I rifiuti urbani prodotti in quest’area soddisfano quasi totalmente la capacità di smaltimento dell’impianto che opera e impatta su Forlì. Dal comprensorio forlivese arrivano le “briciole”, ovvero circa 34.000 tonnellate l’anno di rifiuti, meno della metà di quelli prodotti fuori provincia, trasportati e poi bruciati a Coriano”.

È impensabile che i cittadini di Forlì, ma non solo, continuino ad impegnarsi con la raccolta puntale per abbattere il quantitativo di rifiuti indifferenziabili da conferire nell’inceneritore di Coriano e il loro sforzo venga vanificato dal comportamento e dalle scelte ambientali poco sostenibili dei territori confinanti. Ravenna in testa. Si dice sempre di ragionare in un’ottica di sistema – aggiunge Pompignoli – ma questo non è il modo giusto per proseguire sulla strada di area vasta Romagna”.

Faccia appello anche ai consiglieri regionali e comunali del PD, che a Forlì hanno votato l’atto di indirizzo per giungere a un progressivo spegnimento dell’impianto di via Grigioni, dando voce alla volontà di una città che subisce scelte e politiche altrui. Bisogna cambiare rotta, mettersi attorno a un tavolo e ridisegnare le priorità di questo territorio in materia di rifiuti e sostenibilità ambientale, tenendo conto concretamente del virtuosismo e del senso di responsabilità che in questi anni ha condotto i cittadini forlivesi a promuovere e mettere in atto un sistema di raccolta differenziata sempre più virtuoso e responsabile” conclude il leghista.