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Festa della mamma: le sedi Ior tornano a essere “in fiore”
Pasqua è conclusa da poco ma le occasioni di sostenere la ricerca scientifica oncologica, quella che porta al letto del paziente possibilità di cura sempre nuove e più personalizzate, non sono finite. I volontari Ior stanno infatti scaldando i motori in vista del weekend della “Festa della mamma”: venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 maggio le postazioni previste su tutto il territorio romagnolo con le tradizionali azalee saranno infatti circa 150.
Un’autentica invasione colorata all’insegna della solidarietà e della beneficenza, che vedrà impegnato un vero e proprio popolo di 500 persone pronte a donare un po’ del proprio tempo per fare la differenza nella lotta contro il cancro, a favore di chi soffre.
Ma per tutti coloro che quel fine settimana saranno impegnati, o semplicemente non volessero rischiare di arrivare all’ultimo minuto per fare il regalo più gradito alla donna più importante della sua vita, l’Istituto Oncologico Romagnolo ha dato la possibilità di giocare d’anticipo. Stamattina infatti tutte le sedi dell’organizzazione no-profit fondata nel 1979 da Dino Amadori si sono svegliate “in fiore”: le azalee della “Festa della mamma” hanno invaso le varie “case” dello Ior per un’autentica “gara di bellezza” in cui a vincere sarà esclusivamente la lotta contro il cancro e la solidarietà. Chiunque, quindi, può recarsi a partire da oggi presso gli uffici della propria città per scegliere il fiore che più gli piace con un’offerta minima di 15 euro.
Ma non è la sola iniziativa proposta per chi vuole evitare il rischio di vedere esaurite le azalee: l’Istituto Oncologico Romagnolo mette infatti a disposizione anche una doppia possibilità di acquisto online. La prima e più tradizionale è quella della consegna direttamente a domicilio: per cogliere di sorpresa la mamma con un messaggio di augurio e di amore. Si tratta di una soluzione che verrà messa a disposizione sino ad esaurimento scorte, ma il delivery è garantito entro l’8 maggio solo per gli ordini che arriveranno prima di lunedì 2. Per chi invece volesse fare un gesto ancora più altruistico e di grande valore simbolico da quest’anno lo IOR offre la possibilità di “un’azalea per gli Hospice”: una sorta di acquisto “sospeso” che verrà recapitato direttamente alle pazienti ricoverate nelle strutture di Villa Adalgisa di Ravenna, Villa Agnesina di Faenza, “Corelli Grappedelli” di Lugo, Savignano e Rimini alle prese con le fasi più critiche della malattia.
«Quest’ultima iniziativa riassume nella maniera più piena il significato della nostra mission, ovvero quello di essere vicini a chi soffre, fino alla fine – spiega il direttore generale Ior Fabrizio Miserocchi – i pazienti degli Hospice d’altronde sono probabilmente tra quelli che hanno più risentito dei due anni di pandemia, dovendo spesso vivere le fasi più delicate del percorso oncologico in isolamento, lontano dall’affetto dei propri cari. È soprattutto laddove la guarigione non sia più un obiettivo perseguibile che la vicinanza e la cura diventano imperativi morali: portare loro l’azalea donata col cuore da uno sconosciuto è il modo migliore che abbiamo per fargli sentire che non sono soli. Per il resto ci approcciamo alla fase probabilmente più bella di tutto il nostro anno di attività: le azalee che sbocciano, oltre a colorare a festa le nostre sedi e tutte le piazze della Romagna, raccontano della rinascita e della ripartenza della ricerca oncologica, l’unica arma che abbiamo per sottrarre futuro ai tumori e restituirlo ai pazienti. Dopo due anni in cui la priorità è stata data ad altro, è tempo di rimettere al centro dell’agenda la lotta contro il cancro, che colpendo anche le giovani generazioni rimane la malattia che ci sottrae in assoluto più anni di vita».