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Chiusura delle sportello Bper. Pompignoli: «I vertici della banca chiariscano le ragioni»
“La riorganizzazione della presenza degli istituti bancari in Emilia Romagna; il presente e il futuro di un servizio essenziale per tutta la comunità”. È questo il titolo dell’audizione pubblica promossa dalla Commissione Bilancio e Affari Istituzionali della Regione Emilia-Romagna che intende approfondire, tra gli altri, anche la problematica afferente all’imminente chiusura della filiale della Bper a Bertinoro, unico istituto di credito del balcone di Romagna. All’incontro, voluto dal presidente della Commissione Massimiliano Pompignoli, parteciperanno lunedì prossimo i vertici di ABI e Federcasse pronti ad essere “interrogati” sulle ragioni delle sempre più diffuse chiusure di filiali bancarie, soprattutto nei territori periferici, nelle aree montane e interne della nostra Regione.
“Questa Commissione nasce dall’esigenza di capire i motivi di un processo di razionalizzazione della presenza sul territorio regionale di filiali e sportelli bancomat che interessano e hanno interessato, anche a Bertinoro, l’istituto di credito Bper.”
“La presenza delle filiali sul territorio, soprattutto nei centri più piccoli, garantisce per gli abitanti un punto di riferimento importante sia in termini di fiducia nella conservazione dei risparmi, sia in termini di credito e microcredito alle imprese artigiane locali, contribuendo in maniera incisiva a frenare il fenomeno dello spopolamento di queste zone” spiega il leghista Pompignoli.
“La chiusura dello sportello della Bper a Bertinoro, come ha giustamente già evidenziato il segretario generale della Uil di Forlì, Enrico Imolesi, avrà prima di tutto importanti ripercussioni sulla clientela più debole in termini di possibilità di spostamento, primi fra tutti gli anziani e i soggetti più fragili. È necessario quindi frenare il più possibile questo pericoloso processo di razionalizzazione acquisendo la consapevolezza dell’importanza di questi presidi sul territorio e difendendone l’esistenza. Solo in questo modo – conclude Pompignoli – sarà possibile tutelare uno sviluppo armonico delle aree interne, garantendo elevati livelli di qualità della vita e servizi all’avanguardia, accessibili ed efficienti per le popolazioni locali”.