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Riapre il centro visite “In loco”, il museo diffuso dell’abbandono
Riapre sabato 2 aprile, all’ex deposito delle corriere, oggi ExATR, il centro visite di In Loco, il Museo Diffuso dell’Abbandono, punto di partenza ideale per intraprendere un viaggio alla scoperta dei luoghi in abbandono di Forlì e della Romagna, un patrimonio da conservare, valorizzare e tramandare nel futuro. Il centro visite, che sarà aperto il primo sabato del mese e su richiesta, racconta il museo, la sua genesi e, attraverso approfondimenti storici, memorabilia, riproduzioni 3D, presenta gli itinerari fornendo un assaggio dei contenuti speciali fruibili recandosi nelle vicinanze dei luoghi presenti nel museo.
Terminata la visita nell’ex deposito, i viaggiatori ed esploratori urbani, sono invitati a scoprire – accompagnati dall’APP gratuita – il museo diffuso dell’abbandono che partendo da Forlì abbraccia e racconta la Romagna, il suo territorio variegato, la sua storia, il suo dinamismo industriale culturale. Per raccontare tali peculiarità sono stati creati 7 itinerari tematici di viaggio che collegano 68 luoghi, accomunati da una grande valenza storica, culturale e sociale come ville, colonie, archeologia industriale, chiese, ecc. Un’esperienza di esplorazione unica che racconta un ricco patrimonio architettonico e culturale oggi in abbandono composto da ex luoghi di lavoro del ‘900, luoghi del divertimento estivo romagnolo, colonie ed edifici costruiti durante il Fascismo in riviera e nell’entroterra.
In particolare l’itinerario di Forlì tocca alcuni tra i più significativi luoghi di lavoro del Novecento forlivese, come – oltre all’ex Deposito delle Corriere – il Foro Boario, lo Zuccherificio Eridania, la Fornace Maceri Malta. Attraverso la APP, recandosi nelle vicinanze di tali luoghi sarà possibile ascoltare le testimonianze di ex operai e dipendenti.
Un percorso alternativo per scoprire la città di Forlì attraverso i mestieri che non ci sono più.