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Presentazione del romanzo “La parola papà” di Cristiano Cavina

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Ultimo aggiornamento:

Sabato 30 aprile, alle ore 17,30, il Centro culturale L’Ortica e l’Associazione Aurora organizzano un incontro con lo scrittore Cristiano Cavina, che presenterà il suo ultimo romanzo “La parola papà” (Bompiani, 2022). L’incontro si svolgerà nella Sala degli Stucchi di Palazzo Albicini, nella sede del Circolo Aurora in Corso Garibaldi 80 a Forlì.

Il protagonista di “La parola papà” si chiede se sia possibile diventare un papà senza averne avuto uno. Egli ha trascorso l’infanzia sognando il mondo visto dall’alto, quello dei bambini che hanno un padre che li prende sulle spalle, ma ha trovato le sole risposte alle sue domande tra le pagine dei libri. È così che, quando tocca a lui diventare padre, pensa di poter fare i conti con il passato scrivendo a sua volta un romanzo. Ma saranno proprio i figli – che coniano per lui l’ambiguo appellativo di “babba” – insieme ai detenuti di un carcere a spingerlo verso la soglia dove l’immaginazione osa incontrare la realtà e ciascuno si assume la responsabilità di vivere la sua storia fino in fondo. Per questo il “babba” e i suoi tre bambini si mettono in viaggio tra la Via Emilia, la letteratura e la vita, alla ricerca di una parola che bisogna trovare il coraggio di pronunciare. Cristiano Cavina scrive un romanzo di famiglia mettendone al tempo stesso in discussione i fondamenti. Grazie a una lingua viva, plasmata dall’urgenza, viaggia attraverso il gioco di specchi che trasforma un figlio in un genitore. E in queste pagine tenere e spietate si interroga insieme a noi sull’onestà della scrittura, sul potere della lettura, sulle narrazioni a cui affidiamo il compito di renderci le persone che siamo.

Cristiano Cavina è nato a Casola Valsenio nel maggio del 1974. Si nutre di storie fin da piccolo e scrive di cose che conosce bene: la sua infanzia in Alla grande (premio Tondelli) e Un’ultima stagione da esordienti; l’epopea di Nonna Cristina in Nel paese di Tolintesàc; la sua storia di figlio senza padre e di padre fuori dagli schemi nei Frutti dimenticati (premio Castiglioncello, premio Vigevano, premio Serantini, Selezione premio Strega); il lavoro nell’immensa cava di gesso alle porte di Casola Valsenio in Scavare una buca; i suoi anni di scuola superiore in Inutile Tentare Imprigionare Sogni. In La pizza per autodidatti trasmette la sua esperienza di pizzaiolo. Pinna Morsicata (premio Laura Orvieto sez. 6-11 anni) è il suo primo romanzo per piccoli, e il secondo, del 2018, è Pepi Mirino e l’invasione dei P.N.G. ostili.