mucca campagna

Oggi, sabato 5 marzo. Romagna, valle del Rabbi. Si scende dall’auto. Lo sguardo cattura la bellezza di un paesaggio collinare alle porte della primavera e un gran respiro d’aria frizzante apre lo spirito alla speranza di poter tornare ad apprezzare la vita fino in fondo, dopo due anni di pandemia.

Due anni di sofferenze per amici che il virus ha portato via, di condizionamenti, di paure, di impegno e di doverose responsabilità. Poi si torna in auto, si accende la radio e si ascolta il quotidiano bollettino dell’ennesima assurda guerra. Questa volta vicinissima, che coinvolge conoscenti e amici in Ucraina. Si torna a guardare il prato con la mucca dalle grandi corna e il perchè della guerra diventa ancora più assurdo.

Mario Proli

CONDIVIDI
Articolo precedenteTorna il mercatino regionale piemontese
Articolo successivoEva Kant per 'La festa della donna' alla Fumettoteca
Laureato in Storia Contemporanea, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Bologna. È responsabile dell’Unità Stampa e Eventi Istituzionali del Comune di Forlì e dell'Ufficio Stampa del Comune di Forlì. Scrittore, storico e autore di diverse pubblicazioni. È presidente dell'Associazione Stampa di Forlì-Cesena.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO