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Polizia Locale. Morgagni: «Un Comune confuso e privo di risposte»

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Nel corso del Consiglio comunale di ieri abbiamo interrogato la Giunta sulla ennesima situazione di tensione che si è determinata nel rapporto con i lavoratori della Polizia locale e che è culminata nella proclamazione dello stato di agitazione degli agenti in ragione di una serie di criticità di non secondaria importanza: carenze di organico, assenza di un numero adeguato di figure di coordinamento e organizzazione dei servizi, turni scoperti, trasferimento dalle sedi distaccate al palazzo dello SME (sede dell’attuale comando), dichiarato negli anni passati non idoneo ad accogliere tale funzione” è il commento di Federico Morgagni di Forlì e Co.

In risposta alla nostra interrogazione – continua – il vicesindaco ha dovuto riconoscere il totale fallimento dell’ennesimo incontro di conciliazione fra le parti e ammettere che la vertenza è destinata a protrarsi. A questa ammissione è poi seguito un lunghissimo intervento totalmente generico e autodifensivo, senza che venisse fornita alcuna indicazione rispetto a quali soluzioni concrete il Comune intenda adottare per far fronte alle tante problematiche poste dei lavoratori. La vaghezza della risposta, e il forte nervosismo del Vicesindaco, confermano purtroppo il quadro che da tempo andiamo sostenendo, di un’Amministrazione priva di idee e di risposte sul tema della Polizia Locale“.

Dopo tre anni di conferenze stampa e proclami sui temi della sicurezza e del decoro, la Giunta sembra essersi accorta solo ora della complessità e delicatezza di una questione che, con notevole semplicismo, aveva creduto di poter risolvere con un colpo di bacchetta magica solo proclamando l’uscita dall’Unione dei Comuni. E invece sul terreno rimangono tutti i problemi di un corpo carente in termini di organico e che, per di più, proprio per decisione di questa Giunta, si trova dal primo gennaio in una condizione di gestione “bicefala”, priva di una figura di comandante in possesso delle qualifiche e dell’esperienza specifica prescritte dalla legge regionale. A farne le spese sono i lavoratori della Polizia locale, che infatti non a caso da settimane sono in stato di agitazione semi-permanente, e ovviamente i cittadini di Forlì, che aspettano ancora di conoscere quali iniziative sono o saranno messe in atto per garantire questo importante servizio e tutelare la sicurezza della città” conclude Morgagni.