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Marchi: «Il sindaco lasci da parte le beghe della destra e sia il sindaco di tutti»

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In questi giorni le polemiche interne alla maggioranza che guida la città occupano le pagine delle cronache locali. È noto a tutti ormai da mesi, che le forze di destra che in partenza erano rappresentate in Consiglio comunale unicamente da un solo esponente, sono cresciute fino a diventare sei e a dividersi in due distinti gruppi consiliari che si sono litigati per lungo tempo il nome e il simbolo di Fratelli d’Italia. La telenovela ha spesso reso complicati anche i lavori del Consiglio comunale, interessando probabilmente più i rispettivi avvocati che i cittadini forlivesi” attacca Massimo Marchi consigliere comunale Italia Viva Forlì.

Non entriamo nel merito delle vicende di altri partiti, ma ci preoccupa che l’asse politico alla guida della città si sia spostato decisamente verso destra e che l’attività del sindaco Zattini e della sua giunta sia resa sempre più difficile dalle pretese di poltrone dai gruppi consiliari che fanno riferimento alla destra della coalizione di maggioranza. Forlì ha bisogno di un’amministrazione che lavori e che si occupi di risolvere i problemi della città. Cosa che non sta avvenendo nel pieno delle funzioni, come dimostrano i fatti: prima l’annullamento di una riunione congiunta delle Commissioni 1 e 3 prevista per giovedì 10 febbraio e poi la soppressione anche del Consiglio comunale in programma per lunedì 14 febbraio e non certo per la ricorrenza di San Valentino, ma per i sempre più evidenti problemi politici interni alla maggioranza“.

«Italia Viva assiste con preoccupazione a quanto sta avvenendo, non solo perchè in questo modo ci è impedito di contribuire all’attività dell’Amministrazione, ma anche di rappresentare i cittadini forlivesi che trovano nel Consiglio comunale il loro organo di massima rappresentanza. Se esso non viene messo nelle condizioni di lavorare è grave e a rimetterci è la città. Esortiamo il sindaco a lasciare da parte le vicende interne alla destra della sua coalizione e ad aprirsi al dialogo e alla collaborazione con tutto il Consiglio comunale, soprattutto con quella parte di opposizione che ha dimostrato con i fatti di saper avere atteggiamenti costruttivi e non aprioristicamente contrari. Nel momento del suo insediamento promise di essere “il sindaco di tutti»: è il momento di dimostrarlo con i fatti” conclude Massimo Marchi.