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La giornata internazionale dell’epilessia

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Ultimo aggiornamento:

La giornata internazionale dell’epilessia, che ogni anno ricorre il secondo lunedì di febbraio, quest’anno appunto il 14 febbraio, è un evento di sensibilizzazione in cui tutto il mondo punta i riflettori su una patologia neurologica molto comune, ma ancora oggi non ben conosciuta. È l’occasione per condividere ed affrontare i problemi delle persone con epilessia, delle loro famiglie e dei caregivers.

La giornata è un’iniziativa congiunta dell’International Bureau for Epilepsy (IBE) e della International League Against Epilepsy (ILAE) a cui quest’anno aderiscono anche le Neurologie e le Pediatrie dell’Ausl Romagna insieme alle associazioni dei pazienti AE (Associazione Epilessia) e AICE (Associazione Italiana contro L’epilessia) e alle Amministrazioni comunali che si uniranno “alla voce globale” illuminando di viola un monumento cittadino a simboleggiare il bisogno di ‘accendere il riflettore su questa patologia”. Tra questi, il Mausoleo di Teodorico a Ravenna, l’Orologio della Torre di piazza del Popolo a Faenza, il monumento a Francesca Baracca a Lugo, l’orologio della Torre del Municipio a Cesena, la facciata del Municipio a Forlì, la rotonda “C. Battisti-Giovanni XXIII” a Rimini.

Nel pomeriggio di lunedì 14 febbraio, inoltre, gli specialisti epilettologi dell’età evolutiva ed adulta di Ausl Romagna saranno inoltre a disposizione dei cittadini in videoconferenza per rispondere ai loro quesiti e per chiarire eventuali dubbi e modalità di accesso ai servizi.
Nel forlivese gli specialisti della Neurologia di Forlì saranno a disposizione dei cittadini dalla 15.00 alle ore 17.00 su piattaforma telematica al link https://call.lifesizecloud.com/extension/781043.

Malattia neurologica tra le più diffuse ed in Italia, l’Epilessia colpisce circa 500.000 persone con almeno 30–40.000 nuovi casi all’anno. Le crisi epilettiche possono colpire a qualsiasi età con meccanismi patogenetici differenti. Le manifestazioni cliniche sono molto eterogenee da un punto di vista semeiologico e vanno da manifestazioni minori, che passano talvolta inosservate, alla più conosciuta e temuta crisi convulsiva. Per questo motivo è molto importante che, nel sospetto di crisi epilettiche, il paziente venga preso in carico da professionisti dedicati alla materia, permettendo così di diagnosticare tempestivamente la malattia ed impostare la terapia più adeguata.
Come diceva il grande epilettologo americano Lennox “non esiste altra condizione in cui i pregiudizi sociali siano più gravi della malattia stessa” e, purtroppo, in alcuni casi persistono ancora preconcetti sui quali è importante fare luce per una nuova consapevolezza di questa malattia.