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PD e Forlì&Co: “Dai luoghi della cultura al caro bollette, Forlì paralizzata dalle liti della destra”

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Oggi avrebbe dovuto svolgersi il Consiglio comunale secondo un calendario definito da mesi. Tuttavia, lo scorso giovedì con una scarna comunicazione priva di giustificazioni, la Presidente del Consiglio ha annullato la seduta con decisione unilaterale. Poche ore era toccato alla Prima e Terza Commissione consiliari congiunte, dedicate alla trasformazione in Fondazione dell’Istituto Masini, essere cancellate, in nome di presunte necessità di ulteriori modifiche alla delibera in discussione. E questo sebbene la questione fosse stata già stata ampiamente dibattuta nei mesi passati e si trattasse solo di confrontarsi su di uno statuto già approvato dal Cda del Masini lo scorso 18 gennaio e già validato con il parere di regolarità tecnica del Dirigente della Cultura e con il visto di conformità dalla Segretaria Generale del Comune” è il commento dei consiglieri comunali di Forlì e Co. Federico Morgagni e Giorgio Calderoni.

Come appare evidente, questo duplice rinvio è il frutto delle tensioni che da settimane lacerano la maggioranza per ragioni di spartizioni di assessorati e altre cariche. Nei fatti la Giunta scarica sulle istituzioni le proprie difficoltà interne, paralizzando il governo della città in un momento nel quale le tante emergenze sul tavolo richiederebbero invece un forte attivismo. Quanto alla Presidente del Consiglio, ancora una volta ha dimostrato di non essere in grado di svolgere il proprio ruolo super partes, prestandosi ad assecondare la volontà della Giunta. Inevitabile, quindi, la presa di posizione sulla vicenda di tutti i gruppi di minoranza, che con una nota congiunta hanno espresso la loro ferma protesta per le modalità “gravemente scorrette sotto il profilo istituzionale” di quanto accaduto” continuano gli esponenti di minoranza del centrosinistra.

Per quanto ci riguarda, la gravità della vicenda è poi esacerbata dall’importanza delle questioni che avevamo chiesto di porre all’Ordine del giorno del Consiglio, la cui impellenza non può certo attendere i comodi della maggioranza. In primo luogo l’emergenza energetica e il caro bollette: sotto questo versante è molto grave constatare che, mentre famiglie e imprese fanno i conti con aumenti esorbitanti, due settimane dopo l’impegno di tutti i gruppi consiliari a convocare una commissione urgente per affrontare l’emergenza, non ne sia ancora stata nemmeno fissata la data. Cancellando il Consiglio di oggi, l’Amministrazione ha evitato ancora una volta di rispondere alle domande che le forze di opposizione e tutti cittadini si fanno: il Comune intende o no intervenire con un apposito fondo a favore di famiglie e imprese colpite dal caro bollette? Sta operando, in sinergia con gli altri Comuni soci, affinché la società partecipata Hera destini in questa emergenza parte delle risorse allo sgravio delle tariffe piuttosto che ai dividendi fra i soci? Servono impegni precisi e azioni immediate e non si può aspettare che la maggioranza sciolga il rebus degli assessorati” insistono i due consiglieri di Forlì&Co.

Altrettanto rilevanti erano i temi posti dalle nostre interrogazioni in merito all’incidente occorso alcuni giorni fa all’interno del palazzo del Merenda ad un lavoratore del Comune. Già mesi fa le Organizzazioni sindacali avevano sollevato timori rispetto ai rischi per la salute e la sicurezza dei dipendenti in servizio presso il Merenda; l’Amministrazione ora deve chiarire se nel Merenda vi siano le condizioni di sicurezza per lavoratori e utenti; se i servizi bibliotecari siano effettivamente fruibili; se i patrimoni artistici ivi conservati sono interamente visitabili. Inoltre, la soppressione del Consiglio odierno procrastina, per l’ennesima volta, una risposta a tutte le altre domande relative a questo prestigioso contenitore culturale che l’Amministrazione continua a eludere da mesi: quando verranno completati i lavori di consolidamento del Merenda, avviati dalla Giunta precedente e a tutt’oggi interrotti? Qual’é la tempistica per avviare gli ulteriori lavori di consolidamento statico e sismico, tante volte annunciati e mai partiti? C’è o no la volontà di intervenire oltre le emergenze per dotare la città di un servizio bibliotecario moderno ed efficiente? Che soluzioni si intende adottare per garantire la fruibilità dei servizi bibliotecari e museali durante la realizzazione dei molteplici lavori necessari?” concludono Calderoni e Morgagni.

A seguito dei continui rinvii del Consiglio Comunale intervengono in una nota i Consiglieri del Partito Democratico di Forlì: “Da mesi si registra uno stallo politico tale da determinare precedenti e gravi rinvii del Consiglio Comunale. Già da tempo abbiamo contestato l’assenza di argomenti in consiglio comunale, nonostante i numerosissimi e significativi dossier che riguardano la città e rispetto ai quali abbiamo avanzato numerose proposte“.

Quanto sta accadendo – proseguono i Dem – è che la questione interna tra Zattini e la sua maggioranza è divenuta una grave paralisi istituzionale degli organismi che rappresentano tutti i cittadini. Questa mattina tutti i gruppi di minoranza hanno trasmesso una nota congiunta indirizzata alla presidente del Consiglio Comunale ed al sindaco per contestare il grave rinvio del Consiglio Comunale in ragione delle divergenze interne tra Zattini e la sua maggioranza e che per nessuna ragione può determinare il rinvio del massimo organismo democratico di Forlì, con il riflesso di paralizzare il Comune ed i suoi uffici“.

Tale situazione – conclude la nota – rappresenta un vero quanto grave ostaggio della Città per questioni squisitamente interne tra Zattini e la sua maggioranza. È evidente che l’incapacità di Zattini di governare la sua maggioranza e risolvere questo stato di paralisi non può determinare per nessuna ragione il rinvio del Consiglio Comunale così come la paralisi del Comune e dei suoi uffici, perché ogni questione sottoposta al Consiglio diventerebbe motivo per contarsi e risolvere questioni interne“.