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Solidarietà alimentare. Europa Verde: “Il Comune ha fallito erogando in ritardo e meno di quanto stanziato”

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I ripetuti annunci riguardanti le somme stanziate e assegnate per fronteggiare l’emergenza covid dell’assessora Tassinari risultano assai lontani dalla realtà. Le sue dichiarazioni sui social fanno credere che nel 2021 siano stati fatti bandi per buoni spesa per una cifra complessiva che supera il milione di euro, mentre ad oggi il Comune ne ha versati solo circa 265.000, dei quali più dei 2/3 solo il 29 dicembre, nonostante il fondo da 300.000 euro stanziato da inizio anno. Ricordiamo che nella sola Emilia-Romagna si contano ben 360 mila indigenti, circa l’8% della popolazione residente” è l’attacco di Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi di Europa Verde Forlì-Cesena.

«Il 24 febbraio 2021 – continuano – l’assessora ha annunciato un bando per 300 mila euro, risultato fallimentare perché sono state accolte solo 400 domande per un importo di soli 95.000 euro, dei quali 20.000 da fondi statali non assegnati nel 2020. Il 10 luglio l’assessora annuncia che a settembre sarà emesso un secondo bando per i buoni spesa per un totale di 421 mila euro di cui 183 mila di risorse statali e 238 mila di risorse comunali già in cassa e immediatamente impegnabili, per dare ” …con praticità ed immediatezza… anche da parte del Comune, una risposta rapida…”. Passano i mesi ma il bando non si vede ed è per questo che Europa Verde il 30 settembre le ricorda la promessa fatta 3 mesi prima. Dopo il sollecito l’Amministrazione si decide e con delibera di Giunta del 6 ottobre il Comune annuncia ancora una volta un nuovo bando ed il 28 ottobre l’assessora dichiara che “a breve ci sarà l’erogazione dei buoni”, ma alcuni richiedenti riceveranno i soldi solo a dicembre, dopo ripetute telefonate al Comune e persino al fornitore che non riesce ad inviarli».

Sempre più persone colpite dalla crisi e in stato di indigenza vanno tutti i giorni a protestare anche con toni minacciosi, tanto che il sindacato è costretto a richiedere protezione per gli impiegati che se ne occupano. In barba alla risposta rapida ed alla immediatezza oltre un mese dopo, con due determine del 15 e del 29 novembre, vengono assegnati solo 150.250 euro dei 420 mila disponibili, cifra interamente coperta dai soldi statali: non vengono utilizzati i fondi comunali. La ragione di questo fallimento risiede nel fatto che, a differenza di quanto avviene da tempo negli altri comuni, i criteri di accesso ai buoni spesa del bando di Forlì erano troppo stringenti e non adeguati alla situazione attuale. Moltissime persone non sono state in condizione di presentare la domanda: un qualunque sussidio percepito, anche modestissimo, escludeva automaticamente dal diritto a questi fondi. Eppure si sa che le persone più in difficoltà vengono sostenute da una pluralità di misure complementari, proprio per alleviare la condizione di disagio. Perché non rimanere più larghi nei requisiti ed ordinare le domande in base alla situazione economica solo in caso le domande superino i fondi disponibili?” si domandano i due esponenti Verdi.

Il 25 novembre noi Verdi ricordiamo ancora una volta gli impegni disattesi dal Comune, mettendo in evidenza gli imperdonabili ritardi a fronte della quale l’assessora annuncia un ultimo bando per il 6 dicembre. Solo il 29 dicembre sono stati pubblicati gli elenchi beneficiari per 222.975 €, una tempistica inaccettabile per fondi disponibili da mesi e per una misura a carattere emergenziale. Il Natale è passato, è passato anche il Capodanno, chissà se prima della Befana arriveranno finalmente i buoni pasto. È significativo il fatto che Ravenna abbia emesso l’avviso per i fondi statali ad agosto mentre Forlì dei 495.789,43 ricevuti ha destinato solo 183 mila euro ai buoni spesa e ha poi atteso gli ultimi giorni dell’anno per assegnarli. Rileviamo anche che mentre altri Comuni destinano alla Caritas e ad altre organizzazioni simili somme consistenti anche se non commisurate ai bisogni (a Parma ad esempio sono stati assegnati 100 mila euro alla Caritas), Forlì assegna la misera somma di 5 mila euro alla mensa di San Francesco che prepara 70 pasti al giorno e utilizza solo 11 mila euro statali per pacchi alimentari distribuiti dalla Caritas. Evidentemente per il Comune di Forlì le priorità sono altre” concludono Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi.