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Le majorette di Selbagnone

Di Mario Proli Leggilo in 1 minuto
Aggiornato: 16 febbraio 2023
Le majorette di Selbagnone

Le majorette di Selbagnone sono una tra le più belle sorprese che ci regala, ogni anno, l’inverno romagnolo. La liturgia della loro apparizione è sempre la stessa ma, come al dipanarsi del sipario che anticipa uno spettacolo di qualità, la comparsa rinnova un pizzico di stupore. Parliamo di piante, non di ballerine. E di ciuffi di vischio che sembrano pompon. Con l’arrivo dell’inverno, ultimata la caduta delle foglie, i grandi alberi che affiancano la strada per Meldola sfoggiano, tra i rami, un carosello di caspi arruffati, verdi di foglie e con gelatinose bacche bianche.

È il contrario di una fioritura. La bellezza non è rivelata da una creazione, come avviene col dischiudersi delle gemme o lo sbocciar dei fiori. In questo caso la natura affida la capacità seduttiva a una sottrazione. Se si guardano in prospettiva, le piante con i cespugli sembrano majorette impegnate ad agitare braccia e fiocchi, con tanto di cartellone finale: una parata del vischio che prosegue per un buon tratto ed evoca, nel freddo dell’inverno, le speranze per una nuova primavera.

Mario Proli

L'autore

Mario Proli
Mario Proli

Laureato in Storia Contemporanea, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Bologna. È responsabile dell’Unità Stampa e Eventi Istituzionali del Comune di Forlì e dell'Ufficio Stampa del Comune di Forlì. Scrittore, storico e autore di diverse pubblicazioni. È presidente dell'Associazione Stampa di Forlì-Cesena.

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