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Green pass. Confartigianato: “No a polemiche che sfociano nella violenza”

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Il recente linciaggio mediatico subito da una azienda associata a Confartigianato Forlì, Interlinea Srl, per aver commercializzato un dispositivo che agevola il controllo del green pass, impone una riflessione. Ci troviamo ad affrontare una situazione emergenziale, una pandemia mondiale che, solo nel 2019, pareva la trama di un thriller catastrofista hollywoodiano. Pandemia che gli esperti in virologia, i ricercatori, i medici, gli scienziati hanno studiato e affrontato con celerità, proprio per contrastare l’aggressività di questo morbo, che ha portato al decesso di molte persone. Troppe” commenta il presidente di Confartigianato Forlì Luca Morigi.

Affrontare qualcosa di così inedito, ha portato necessariamente a una serie di prove, che, talvolta, non si sono rivelate così efficaci. Ma continuare a polemizzare con chi fa rispettare le leggi, implica in primo luogo la totale mancanza di fiducia nelle istituzioni che ci governano, in secondo luogo attribuire strumentalmente, a chi lavora nel rispetto delle norme, la “colpa” di avere fiducia in chi promulga questi dettami. Viviamo in uno stato democratico, disciplinato da un corpus normativo al quale tutti dobbiamo sottostare. Diversamente ci sarebbe l’anarchia” continua il presidente di Confartigianato.

È lecito manifestare civilmente contro provvedimenti che non si ritengono adeguati, come spesso facciamo come associazione in materia fiscale o lavoristica o persino contro l’aumento dei costi delle materie prime. Temi sui quali siamo competenti e sui quali interveniamo con cognizione di causa. Non così in materia sanitaria, per la quale ci affidiamo al pool di esperti messi in campo dalle nostre istituzioni. Per questo condanniamo con forza l’attacco violento subito da chi si adopera per snellire le procedure per adempiere alle leggi stabilite dalle istituzioni, auspicando che, chi ha trasceso in toni e contenuti, venga individuato e sanzionato. Non è libertà di espressione augurare la morte a una persona, in nessun contesto” conclude Morigi.