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Dalla Fumettoteca cinque fumetti per una ‘Memoria visiva’ sociale

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A seguito dell’iniziativa proposta per la ‘Giornata della Memoria‘ dalla Fumettoteca Regionale Alessandro Callegati ‘Calle’, che ha presentato ‘Biglietto di solo andata per Mauschwitz’, vi sono stati molti contatti per richiedere consigli sulle letture fumettistiche legate alla scottante tematica. Dietro questi solleciti inviti, dalla sede fumettotecaria di Forlì, unica realtà della Regione Emilia Romagna, l’esperto fumettotecario Gianluca Umiliacchi ha selezionato, fra i tanti fumetti realizzati, cinque titoli in grado di delineare l’inizio di un percorso informativo e formativo.

Un evento orribile e quasi inenarrabile come la Shoah può essere raccontato a fumetti? Certamente; il fumetto è un medium che riesce a descrivere alla perfezione quello che narra, come nel caso di ciò che è accaduto ottant’anni fa, perché viene lasciata alla sensibilità dell’autore la rappresentazione grafica e al lettore la visione delle immagini in grado di narrare la sua innaturale realtà. Quindi, ecco la lista dei cinque fumetti per apprendere e riprendere: Yossel di Joe Kubert, Anne Frank La biografia a fumetti di Sid Jacobson e Ernie Colòn, Un sacchetto di biglie di Vincent Bailly, Kris Bailly, Joseph Joffo, Auschwitz di Pascal Croci e immancabile Maus di Art Spiegelman, con lo scopo di coinvolgere e interessare le nuove generazioni, e non solo, per non dimenticare e tentare di comprendere. Ovviamente si tratta di una scelta personale e arbitraria dettata dalla lettura approfondita dei tanti titoli esistenti. Per info fumettoteca@fanzineitaliane.it 3393085390.

Raccontare la Shoah non è facile, anche perché si dovrebbe scavare nell’animo di ognuno dei brutali assassini per capire quali sono state le motivazioni di questo tentato genocidio ai danni della popolazione ebraica europea. E raccontarla a fumetti è ancor più difficile perché, oltre alla componente puramente informativa ed emozionale, la matita deve disegnare scene ed eventi che nessuno di noi avrebbe voluto vivere in prima persona. Promuovere una fruizione storica alternativa, che si basi su una cultura condivisa, partecipata e attualizzata del passato, anche con strumenti nuovi rispetto a quelli didattici tradizionali può far comprendere come il fumetto sia una fonte storica e memoriale di straordinaria potenza comunicativa. Le opere della nona arte, relative allo ‘sterminio di massa’, non solo sono in grado di far pensare ma, ancor di più, di porsi domande nel tentativo di cercare risposte, in particolar modo per tutti coloro che non si fermano alla mera superficialità della società di massa.

Maus, che nel 1992 ha vinto il premio Pulitzer, caso unico per un fumetto, è la storia di una famiglia ebraica, suddivisa tra il passato nella Germania nazista negli anni della seconda guerra mondiale, e il presente ambientato negli Stati Uniti. Una storia biografica, basata sull’esperienza vissuta dal padre dell’autore, sopravvissuto ai campi di concentramento di Majdanek e Auschwitz. Particolarità del fumetto è la rappresentazione dei personaggi in definizione animale, ebrei topi, tedeschi gatti, polacchi porci, francesi rane, ecc. ecc. Yossel – 19 aprile 1943 è un racconto tanto personale quanto collettivo, un fumetto disegnato in uno splendido stile a matita volutamente sporco, grezzo ed estremamente efficace. Kubert rievoca l’insurrezione del popolo ebraico, recluso nel Ghetto di Varsavia, contro le autorità dell’esercito tedesco durante l’occupazione della capitale polacca. Anne Frank – La biografia a fumetti, del 2010, non è un fumetto come adattamento del diario, bensì la storia di Anna e della sua famiglia.

Si narra dalle origini dei suoi genitori alla sua nascita, dall’infanzia al famoso nascondiglio, dove vivrà per 743 giorni prima di essere deportata e trovare la morte a Bergen-Belsen. Il tutto, con un affresco di fondo: il contesto storico di quegli anni, dall’ascesa del nazismo alla guerra e alla Shoah, alla quale sopravvisse solo il padre di lei, Otto. Un sacchetto di biglie è una storia di testimonianza di una guerra vissuta attraverso gli occhi di un bambino e colpisce proprio per l’ingenuità e la freschezza con la quale egli la osserva e la racconta. Il protagonista del fumetto, un ragazzino ebreo figlio di parrucchieri che vive con i suoi genitori e con suo fratello Maurice a Parigi, non è altri che lo scrittore stesso, Joseph Joffo, nell’età della sua infanzia. La sua vita scorre tranquillamente tra giochi, scherzi e studio fino a quando la Francia viene invasa dai tedeschi.

A questo punto la famiglia si separa: i due fratelli vanno a vivere a Mentone, mentre i genitori restano a Parigi. Dopo la guerra, i familiari si ritrovano e Joseph inizia a pensare di scrivere la sua esperienza vissuta durante la Seconda Guerra Mondiale. Auschwitz, all’autore va il grande merito di aver creato un racconto a fumetti realistico sulla tragedia della Shoah, basato sulle testimonianze dei sopravvissuti ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. La storia è ambientata nella Ex–Jugoslavia nel 1993, dove il vecchio Kazik e sua moglie, sopravvissuti al terribile periodo vissuto ad Auschwitz, ricordano i giorni passati nell’inferno del campo di concentramento. Attraverso le loro memorie ci immergiamo nella vita quotidiana dei prigionieri di Auschwitz. Un romanzo a fumetti che mostra tutti gli orrori dei campi di sterminio. Una delle proposte di lettura da parte della ‘Biblioteca dei fumetti’ aperta anche quando le altre biblioteche sono chiuse. Per conoscere dettagliatamente le iniziative 339 3085390, fumettoteca@fanzineitaliane.it – www.fanzineitaliane.it/fumettoteca.