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Presentazione del restauro dell’opera “Sotto l’albero del ginkgo”

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Ultimo aggiornamento:

Sabato 18 dicembre, alle ore 15,00, al Parco della Resistenza di Santa Sofia, verrà presentato al pubblico il complesso intervento di recupero, restauro e riposizionamento dell’opera di Hidetoshi Nagasawa dal titolo “Sotto l’albero del Ginkgo” realizzato grazie alla rinnovata collaborazione fra il Comune di Santa Sofia e il Servizio Patrimonio culturale della Regione. Nel 2018 era stata la volta per un altro significativo recupero conservativo dell’arte contemporanea di Santa Sofia quello delle grandi ruote di Staccioli, mentre oggi attraverso la solida collaborazione e lavoro di squadra viene restituita alla collettività una delle opere più importanti del Parco di Sculture all’aperto di Santa Sofia: la imponente installazione di Nagasawa. È letteralmente restituita perché l’opera, realizzata e messa in posa nel 2001 dal grande artista giapponese, era stata successivamente rimossa dalla sua collocazione originale e a distanza esattamente di vent’anni, a dicembre 2021, viene riposizionata in un piccolo pianoro appartato e indicato dallo stesso artista.

L’intero progetto è stato coordinato e finanziato dal Comune di Santa Sofia e dal Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, attraverso una convenzione stipulata nel 2020 con il preciso intento di dare seguito e sostegno alla valorizzazione del tessuto culturale del territorio caratterizzato in particolare dall’arte contemporanea. In questo caso, si è trattato di un intervento che ha richiesto un complesso iter di studio dell’opera e di progettazione, con il coinvolgimento della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Provincia di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini per gli aspetti autorizzativi.
A inizio ottobre 2021 con la messa a punto degli aspetti progettuali, era stato comunicato con una conferenza stampa l’avvio delle operazioni di restauro e riassemblaggio dei dodici elementi in pietra d’Istria e del poliedro in rosso di Verona che compongono quest’opera, particolarmente voluminosa e pesante.

I lavori hanno comportato la preliminare pulizia degli elementi con acqua e spazzolatura delle superfici, sono poi stati estratti tutti i perni con carotature e riassemblati gli elementi spezzati con stucchi, colle e nuovi perni in acciaio. Successivamente le fratture e le lacune delle superfici sono state prima stuccate con polvere di marmo e poi lucidate. Per le varie attività previste di trasporto, di restauro, di scavo e di ricollocazione dell’opera è stato necessario incaricare una equipe di ditte e maestranze specializzate: la PPG di Santa Sofia, l’artigiano e scultore Piero D’Ambrosio e la restauratrice Isabella Cervetti che ha supervisionato le operazioni.

I blocchi litici sono stati messi in opera con perni presso il Parco della Resistenza di Santa Sofia, nel luogo individuato da Nagasawa nel 2010, rispettando scrupolosamente la poetica e le indicazioni fornite dall’artista e interrando quasi completamente le parti dell’opera: occultare il visibile a vantaggio della visione dello spettatore. Il restauro delle opere di arte contemporanea con la loro costitutiva componente concettuale impone sempre un’attenta analisi interpretativa e metodologica che è preliminare alle scelte operative: aspetto che ha reso questo progetto come ogni intervento nel Parco delle Sculture una vera sfida.

La manifestazione partirà alle ore 15.00 presso il Parco della Resistenza, nel luogo in cui è stato collocato l’installazione. Ci si sposterà poi nella Galleria d’arte contemporanea “Vero Stoppioni” per l’evento di presentazione, durante il quale interverranno Daniele Valbonesi sindaco di Santa Sofia, Isabel Guidi assessore alla Cultura, Antonella Salvi del Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna, la restauratrice Isabella Cervetti, Fabio Cavallucci, storico dell’arte (e curatore, assieme a Renato Barilli e Claudio Spadoni, della 45° edizione del Premio Campigna in cui è stato realizzato “Sotto l’albero del Ginkgo”), Caterina Mambrini, Direttrice della Galleria d’arte contemporanea “Vero Stoppioni”, Silvia Veronesi e Fuyumi Namioka dello Studio di comunicazione italo-giapponese Veronesi Namioka di Bologna che, oltre a curare la parte legata alla comunicazione, hanno costruito una video intervista sulla poetica dell’opera di Nagasawa con interviste ai familiari dell’artista, in occasione del restauro dell’opera, oltre a un significativo percorso, fatto di immagini e di interviste di taglio antropologico, volto a documentare le fasi più significative dell’intervento: dalla progettazione, al recupero formale dei vari elementi, fino al riposizionamento definitivo dell’opera dell’artista.

Per l’occasione, nella Galleria Stoppioni sarà inoltre allestita una mostra con opere di Nagasawa concesse in prestito dalla Galleria Il Ponte di Firenze. Si tratta in particolare di sei lavori a collage e rame databili fra il 2004 e il 2005 oltre a bozzetti, progetti, articoli giornalistici, fotografie storiche, cataloghi e video: un percorso espositivo che evidenzia ulteriormente il rapporto fra Nagasawa e Santa Sofia. Grande soddisfazione da parte dell’Amministrazione comunale che, come sottolineano il sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi e l’assessore alla Cultura Isabel Guidi, negli anni ha messo in campo molte energie e risorse nel settore culturale, dal teatro, alla musica, all’arte contemporanea.