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Unione di Comuni: presentato il percorso di riorganizzazione con l’uscita di Forlì

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Ultimo aggiornamento:

Il 1° gennaio del 2022 il Comune di Forlì uscirà dall’Unione di Comuni della Romagna Forlivese. L’ente, quindi, continuerà con 14 Comuni. Servizi a cittadini e imprese, nuova organizzazione dell’Unione a 14: questi i principali argomenti al centro di un tavolo di confronto tenutosi questa mattina a Predappio tra i rappresentanti dell’Unione di Comuni della Romagna Forlivese e i sindacati confederali. L’incontro è durato circa un paio d’ore e ha toccato diversi argomenti che andranno ampliati e affrontati entro fine anno.

I rappresentanti dell’Unione, il Presidente e sindaco di Dovadola Francesco Tassinari, il vicepresidente e sindaco di Modigliana Giancarlo Jader Dardi, e il sindaco di Civitella Claudio Milandri, con il direttore operativo dell’Unione Stefano Tripi hanno illustrato il lavoro svolto negli ultimi mesi, avvalendosi della struttura tecnica e del servizio di temporary manager previsto dalla Regione Emilia-Romagna e svolto dalla società Poleis e dall’esperto Alberto Di Bella, per predisporre un piano di sviluppo dei servizi e dell’organizzazione dell’Unione, in vista dell’uscita del Comune di Forlì, esecutiva dal 1 gennaio 2022.

Il piano prevederà forme di collaborazione transitorie con Forlì, necessarie per garantire la continuità per entrambi gli enti di servizi fondamentali quali Polizia Locale, Sportello Unico Attività Produttive, Sistemi Informativi, Protezione Civile, anche in considerazione del rientro al Comune di Forlì di tutto il personale originariamente conferito all’Unione dallo stesso. Soprattutto della Polizia Locale che uscirà dall’Unione e ricostituirà il Corpo di Polizia Locale di Forlì, poi dipendenti dell’informatica e del Suap.

Per raggiungere l’obiettivo di una progressiva e piena autosufficienza dell’Unione – ha dichiarato il presidente Tassinari – stiamo progettando un nuovo assetto dei servizi e degli uffici, con la valorizzazione del personale dipendente e il contestuale conferimento, da parte dei Comuni aderenti, di capacità assunzionale all’Unione, che rappresenta l’unica modalità consentita dalla normativa vigente per ampliare la dotazione organica dell’ente associativo”.

I 14 Comuni dell’Unione della Romagna Forlivese sono impegnati nella pianificazione del rafforzamento del personale dell’Unione stessa, per garantire il futuro impianto strategico e funzionale dell’ente e degli stessi comuni aderenti. Le parti hanno deciso di aggiornarsi in occasione dei prossimi rilevanti passaggi istituzionali, a partire dalla predisposizione del bilancio di previsione dell’Unione.