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Progetto “Natale che brilla”. PD: «550 mila euro sono uno spreco»

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L’Amministrazione Zattini e l’assessora Cintorino hanno presentato con grande enfasi il progetto “Natale che brilla”, pensato per fare di Forlì un punto di riferimento del Natale in Romagna: 100mila euro per video mapping, 200mila per gli eventi e 250mila per le luci.
Un totale di 550 mila euro che di questi tempi, con la paura che il Covid torni a mordere costringendo a nuove chiusure, probabilmente avrebbero potuto trovare allocazione più utile e rispondente a bisogni oggettivi dei cittadini forlivesi. Intendiamoci, nessuno criminalizza il Natale e tanto meno gli addobbi che rispondono al comune bisogno psicologico di trovare conforto nel periodo di festa. Quello che stupisce malamente è l’enormità della cifra. Lo stesso risultato di abbellimento e festosità si poteva probabilmente raggiungere con una cifra decisamente più contenuta”, sottolinea il segretario territoriale del Partito Democratico forlivese, Daniele Valbonesi.

Vogliamo parlare di attrattività del centro storico e vogliamo aiutare commercianti ed esercenti e di nuovo siamo d’accordo sull’esigenza specifica, ma in questo caso ci chiediamo se le risorse disponibili non possano essere investite molto meglio. Ad esempio prolungando la decontribuzione per l’occupazione del suolo pubblico e con incentivi al mantenimento e all’adeguamento dei dehors. Altri temi caldi, la mobilità e la sosta. Si continua ad incentivare l’uso di auto private non facendo pagare la sosta a chi si reca in centro. Con così tante risorse disponibili non sarebbe stato meglio rendere gratuiti gli autobus, per tutti, anche prevedendo corse serali/notturne per chi accede a locali ed eventi? si chiede Valbonesi.

Per non parlare della qualità della vita dei residenti. Ignorati sistematicamente da ogni ragionamento di questa Amministrazione, dovranno continuamente lottare per il diritto ad un posto auto per cui pagano anche permessi di sosta. Ma qui l’errore a monte è un altro, ovvero non voler studiare in alcun modo una ZTL vera e ragionata, né aree di sosta riservate ai residenti, diverse da quelle utilizzabili da chi fruisce del centro. Non possiamo quindi condividere in alcun modo questa impostazione, che prevede di spendere una mole tanto ingiustificata di risorse comunali. Gli stessi obiettivi si possono raggiungere con un dispendio minore di risorse e con interventi mirati, più focalizzati sulle effettive necessità del centro storico, di chi ci lavora, ci vive, fruisce di servizi, cultura ed eventi”, conclude il segretario del PD forlivese.

In merito interviene anche il Gruppo DEM in Consiglio a Forlì che afferma «in epoca di Covid, che ha imposto ad ogni famiglia difficoltà e restrizioni, l’Amministrazione Zattini considera le tasse dei cittadini come un bancomat, utilizzando ogni anno centinaia di migliaia di euro per arredi e luci natalizie che, come abbiamo più volte proposto, sarebbe sufficiente acquistare una tantum in via definitiva così da non gravare periodicamente sulle tasche dei forlivesi».

«Quanto sopra è incomprensibile, se pensiamo che in due anni e mezzo la Giunta Zattini e l’Assessora al Centro Storico (o, meglio, alle Luminarie), Andrea Cintorino, non hanno prodotto uno straccio di piano per il centro, limitandosi a moltiplicare ogni anno le spese per le luci di Natale, dimenticandosi che il centro cittadino necessita di interventi duraturi per dodici mesi all’anno».

«La Giunta Zattini preferisce dirottare risorse pubbliche su effimere e onerose scenografie, anziché dare priorità ad investimenti qualificati che intervengano strutturalmente sul centro e sulla città intera, così da renderla veramente attrattiva nel contesto romagnolo. Da tempo, del resto, denunciamo che nel piano investimenti di questa Giunta, a cui non mancano certo le risorse, trovano spazio solo interventi occasionali e a spot, privi di un vero progetto di rilancio cittadino. Spiace infine constatare – concludono i consiglieri DEM – come a rimetterci siano anche le periferie, sempre più caratterizzate da fenomeni di degrado e vandalismo e che per prime necessiterebbero di interventi strutturali e a tutela della sicurezza dei cittadini, ma che invece appaiono dimenticate dall’Amministrazione nonostante i vuoti proclami della campagna elettorale”.