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Monica Guerritore in “L’anima buona di Sezuan” al Teatro Diego Fabbri

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Ultimo aggiornamento:

Con Monica Guerritore si alza il sipario sulla stagione 2021/2022 del Teatro Diego Fabbri di Forlì. La grande attrice sarà protagonista e regista della pièce L’anima buona di Sezuan di Bertolt Brecht, in scena venerdì 19 e sabato 20 novembre alle ore 21,00 e domenica 21 novembre alle ore 16,00. La traduzione del testo è affidata a Roberto Menin, mentre la regia è ispirata a quella che firmò Giorgio Strehler nella sua versione del 1981. Sul palcoscenico Monica Guerritore sarà affiancata da Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Enzo Gambino, Nicolò Giacalone, Francesco Godina, Diego Migeni e Lucilla Mininno.

Nella capitale della provincia cinese del Sezuan giungono tre dèi alla ricerca di qualche anima buona e ne trovano solo una, la prostituta Shen Te, che li ospita per la notte. Il compenso inaspettato per tale atto di bontà è una tonda sommetta, mille dollari d’argento, ossia, per Shen Te, la possibilità di vivere bene. Ma il compenso è accompagnato dal comandamento di continuare a praticare la bontà. La povera Shen Te apre una tabaccheria e si trova subito addosso uno sciame di parassiti, falsi e veri parenti bisognosi, esigenti fino alla ferocia, da cui è costretta a difendersi. Per farlo, una notte, si traveste da cugino cattivo, Shui Ta, spietato con tutti. A complicare la situazione però interviene l’amore…

Nell’Anima buona di Sezuan c’è un piccolo popolo di abitanti di un luogo che è tutti i luoghi del mondo: essi appaiono come buffi, straniti e imperiosi ‘personaggi’ più veri e precisi che nel mondo reale. Nel mio spettacolo sarà forte l’influenza del mio Maestro: soprattutto nel concetto che l’essere umano si rappresenta perché, attraverso la rappresentazione, qualcuno lo capisca, lo accolga, lo compianga e forse gli dia una soluzione finale. Nell’Anima buona c’è tutta la tenerezza e l’amore per gli esseri umani costretti dalla povertà e dalla sofferenza a divorarsi gli uni con gli altri ma sempre raccontati con lo sguardo tenero e buffo di chi comprende. In questi anni durissimi solo il teatro può raccontarci dal di dentro, rendendoci consapevoli delle maschere ringhianti che stiamo diventando. Mettere in scena la meravigliosa parabola di Brecht risponde alla missione civile e politica del mio mestiere. Teatro civile, politico, di poesia” (Monica Guerritore).

Biglietti: 29 euro (Platea file 1-17); 27 euro (Platea file 18-25 e Galleria). Prevendite: nella biglietteria diurna del Teatro Fabbri (via Dall’Aste) dal martedì al sabato dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 18,00. Nei giorni dello spettacolo la biglietteria di corso Diaz aprirà un’ora prima dell’inizio della rappresentazione. Prenotazioni telefoniche (0543/26355): dal martedì al sabato dalle ore 11,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 18,00. Biglietti online: Vivaticket.