Dietrofront della Regione sulla soppressione per soffocamento dello scoiattolo grigio

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L’Emilia-Romagna ha predisposto un piano per prevenire e contrastare la proliferazione dello scoiattolo grigio. La presenza di questo roditore originario del Nord America e considerato tra le specie più dannose al mondo, è già stata segnalata in Piemonte, Liguria, Lombardia e anche in Emilia-Romagna.

Il piano di intervento prevede un monitoraggio che si concentrerà nei territori al confine con le province di Cremona, Lodi, e Rovigo e nella zona del Delta del Po. Saranno quindi installate foto-trappole per rilevare l’eventuale presenza di scoiattoli grigi. Sia LAV (Lega Anti Vivisezione) sia il Centro di Recupero Fauna Selvatica il Pettirosso di Modena si siano resi disponibili ad ospitare gli scoiattoli catturati evitandone la soppressione per soffocamento come in un primo tempo si era deciso.

Lo scoiattolo grigio è una specie che secondo gli esperti, può causare impatti negativi sugli ecosistemi. L’animale, infatti, scorteccia gli alberi, che di conseguenza sono maggiormente suscettibili agli attacchi dei parassiti. È poi estremamente pericoloso per lo scoiattolo comune, la specie autoctona. Può provocarne l’estinzione grazie a una maggiore efficienza nello sfruttamento delle risorse naturali e in alcuni casi anche mediante meccanismi parassitologici: può predare uova di uccelli e competere con le specie locali per l’uso di cavità arboree.

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