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In ricordo di Tebe Fabbri

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Ultimo aggiornamento:

La notizia dell’improvvisa scomparsa di Tebe Fabbri lascia attoniti, senza parole. L’energia e la vitalità che ne hanno contraddistinto la dimensione quotidiana fino ai giorni scorsi appaiono in questo momento di sconforto come la più potente testimonianza dello spirito, dell’anima, dei valori di una persona straordinaria. Tebe era minuta e sobria nello stile, un aspetto fisico che conviveva, anzi valorizza, la sua dimensione di gigante della solidarietà e dell’impegno civico. Lo sa perfettamente chi ha avuto l’onore di conoscerne la dedizione nel portare avanti progetti, il piglio nel confronto, il senso del dovere. Insieme alla instancabile opera di servizio al prossimo e ai più bisognosi, il mondo dell’associazionismo ha beneficiato pure della sua concretezza organizzativa così come sul versante istituzionale la sua strada maestra è stata quella responsabilità civica, sviluppato in seno alla Fondazione Cassa dei Risparmi e alla costante relazione con le Amministrazioni pubbliche. Sono numerose le realtà associative cittadine e le organizzazioni impegnate nella solidarietà su scala internazionale che hanno potuto contare su di lei. Tebe Fabbri è un esempio altissimo di fedeltà ai valori costituzionali e ai principi di umanità; fedeltà che si è concretizzata in modo volutamente distante dai clamori ma concentrando sempre l’impegno sui temi, sui bisogni reali, sulla tempestività del servizio. Ci uniamo al dolore dei familiari, degli amici e di tutti coloro che hanno condiviso con lei percorsi di lavoro e di impegno, nella certezza di avere nell’esempio di Tebe un prezioso punto di riferimento” il ricordo di Gian Luca Zattini sindaco di Forlì.

«Mi unisco al coro di quanti piangono sinceramente la scomparsa di Tebe Fabbri, alla quale mi univa da oltre 30 anni una collaborazione a favore delle associazioni di volontariato di cui faceva parte. Tebe Fabbri è da considerare un esempio di come si pratica il volontariato nei confronti dei più bisognosi e dei cittadini extracomunitari in difficoltà, non a parole ma nei fatti tutti i giorni. Non solo, sapeva coniugare perfettamente l’impegno in ambiti diversi con totale naturalezza, dall’Avis al Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, da quello a favore del forlivese Andrea Francia, che opera in Guatemala perseguendo il progetto “Città della Felicità”, a quello per l’Unitalsi. Fin da ora, in qualità di presidente del Comitato per la Messa dell’Artista, faccio presente che Tebe Fabbri sarà ricordata in occasione della prossima celebrazione della funzione religiosa, prevista per il 2 novembre in San Mercuriale, come operatrice culturale nel campo della solidarietà e della sussidiarietà» è il commento e il ricordo di Gabriele Zelli.

Il primo sentimento è quello della gratitudine. Prima ancora del dolore. Prima ancora dello smarrimento per la sua improvvisa scomparsa. Prima ancora di sapere che la sua presenza si è trasformata in ricordo. Tutta la Fondazione, dai consiglieri ai soci, ai dipendenti, pronuncia il proprio personale e comunitario grazie. Tebe Fabbri non si è limitata a portare in Fondazione, prima nel Consiglio Generale, poi in quello di Amministrazione ed infine nell’Assemblea dei Soci, la sua profonda conoscenza del volontariato e del terzo settore, la sua estrema competenza tecnica e la sua straordinaria carica di passione umana. Tebe ha contribuito a plasmare il modus operandi della Fondazione, a inverarne l’ispirazione, a esigerne la responsabilità. Perché al primo posto ha sempre messo le persone con i loro bisogni e le loro fragilità; lo ha fatto senza indulgenze, con la fermezza e la determinazione che solo una grande donna, quando guarda esclusivamente al bene comune, sa fare. E certamente la sua figura è già tra quelle di un corteo fulgido che annovera donne e uomini della nostra terra capaci di una testimonianza esemplare. Le donne soprattutto. Donne di straordinaria forza e carattere, instancabilmente impegnate nell’aiuto di quelle “pietre di scarto” su cui si costruisce una città democratica. Donne come Benedetta Bianchi Porro e Annalena Tonelli, per fare solo qualche nome. Le molte istituzioni, pubbliche e private, di cui ha fatto parte, le sono grate. Così anche per la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, di cui è stata colonna portante. A Tebe, per la sua ispirazione, noi continueremo a guardare e lo faremo concretamente anche in futuro” il ricordo di Maurizio Gardini presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.