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Invasione di cavallette: Lara Bruno rivolge un appello alle istituzioni

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Orti devastati, giardini rovinati e accumuli di escrementi: questo lo scenario che ha caratterizzato alcune frazioni nei dintorni di Meldola da circa metà luglio a fine agosto. Così Lara Bruno, residente in zona e già candidata nel centrodestra alle ultime elezioni comunali, rivolge il suo appello alle istituzioni interpretando il malumore che serpeggia fra gli abitanti del quartiere: “Stiamo sopportando l’invasione delle cavallette da oltre un mese senza che nessuno abbia mosso un dito: per quest’anno abbiamo pazientato, ma è evidente che se un’emergenza simile dovesse ripetersi la prossima estate sarebbe assolutamente intollerabile. Non è da ieri che il clima sta cambiando e credo che le autorità competenti debbano premunirsi per le nuove emergenze che possono riguardare l’ambiente e il territorio: se non direttamente l’amministrazione comunale, il Servizio Fitosanitario Regionale andrebbe energicamente sollecitato in questo senso”.

L’invasione di cavallette infatti avrebbe provocato numerosi danni nelle aree interessate, allarmando notevolmente gli abitanti inermi. “Per orti e giardini – continua – è stato un vero e proprio flagello: ogni specie vegetale presa di mira dalle cavallette è stata completamente divorata. E poi c’è la questione igienica: palettate di escrementi o cadaveri di insetti ovunque, in cortile, nei balconi e perfino in casa. Siamo nel 2021, non nell’Egitto ai tempi della Bibbia: mi pare impossibile che non si possa fare nulla o che nessuno debba interessarsi affinché un’infestazione simile non si ripresenti in futuro, a meno che il Covid non abbia illuso le istituzioni che la vigile attesa sia la risposta per tutto”.

Conclude la cittadina meldolese: “Qua i fastidi si sono sentiti e si sono sentiti parecchio, quindi mi auguro che dal Municipio abbiano avvisato chi di dovere e che qualcuno si stia occupando del caso avendo a disposizione un intero anno per organizzare l’eventuale prevenzione. Che non si ripeta più, poiché non è accettabile trascorrere un’estate in pessima compagnia di centinaia di insetti saltellanti per metro quadrato di terreno”.