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“Staffetta delle tutele” per sensibilizzare l’opinione pubblica sui recenti attacchi alle forze dell’ordine

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Esprimiamo solidarietà alle Forze dell’Ordine per la professionalità con cui giornalmente garantiscono la sicurezza di tutta la collettività” afferma Roberto Galeotti, segretario del sindacato di Polizia Siulp Forlì Cesena. “Purtroppo, ormai giornalmente, accadono episodi di aggressione e violenza gratuita nei confronti degli agenti, “colpevoli” solo di svolgere la loro mission istituzionale. In tali casi, sono costretti anche ad anticipare spese sanitarie in quanto privi della tutela Inail” continua Galeotti.

Ancora più frustanti quelle occasioni in cui, per respingere una violenza o far desistere da una resistenza (vedi per esempio l’episodio accaduto all’esterno della Stazione Ferroviaria di Roma pochi giorni fa), gli agenti intervengono al fine di impedire ulteriori e pericolose conseguenze dell’incolumità pubblica. Con i pochi strumenti a disposizione, spesso inadeguati, in pochi secondi devono fare scelte coraggiose nell’arrestare la folle violenza di soggetti pericolosi. Le conseguenze sono quelle di rimanere “vittima del loro dovere” con calvari giudiziari (a proprie spese) e gogne mediatiche che minano anche la serenità familiare di questi servitori dello stato. Da troppi anni chiediamo, ma inutilmente, di essere dotati di strumenti idonei, tipo il teaser” insiste il sindacalista.

In uno stato democratico quando lo Stato viene attaccato esso ha il dovere prima ancora del diritto di difendersi. Giacchè attraverso la difesa di chi rappresenta lo Stato passa quella della libertà collettiva della democrazia e del singolo cittadino. Per questo motivo, il Siulp denuncia pubblicamente questa insostenibile situazione, proponendo la “Staffetta delle Tutele” al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e tutti gli esponenti dei partiti politici sul disagio ed i rischi che vivono quotidianamente gli appartenenti delle forze dell’ordine nello svolgimento dei compiti di prevenzione e repressione dei reati e così evitare che si possano sentire abbandonati anche quando agiscono nell’adempimento dei propri doveri. Nei prossimi giorni inizieranno quindi le mobilitazioni per far sentire la voce delle poliziotte e dei poliziotti, riproponendo una raccolta firme per chiedere strumenti idonei e una legge di iniziativa popolare che preveda una pena certa ed immediata per chi oltraggia, minaccia o usa violenza contro le categorie cosiddette helping professional” conclude Galeotti.