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Ronchi: «Altro cemento per 4 nuovi centri commerciali e 12 supermercati»

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Non sono passati nemmeno 15 giorni da quando espresso la nostra contrarietà all’ennesimo nuovo Conad del Ronco: l’ultimo in ordine di arrivo dei 97 nuovi supermercati a Forlì ed una delle 26 strutture medio grandi da 2’500 metri quadri, in un piano che prevede complessivamente oltre 191’000 mq di superficie di vendita, approvati praticamente con l’unanime consenso ad eccezione della nostra dichiarata e motivata opposizione. Purtroppo oggi dobbiamo informare i cittadini di una nuova alluvione di supermercati. 12 per l’esattezza” attacca Alessandro Ronchi di Europa Verde Forlì-Cesena.

Ancora una volta il POC (Piano Operativo Commerciale), fortemente voluto e approvato dalla Amministrazione precedente esplica i suoi effetti negativi sul territorio e le attività commerciali esistenti. Ancora una volta il protagonista è Conad, con una sua controllata, la Forlì Nord srl, una società immobiliare con sede in via dei Mercanti. In un solo giorno sono state recentemente autorizzate ben quattro nuove strutture commerciali per medie strutture di vendita nell’area definita dal POC come “Polo di Pieveacquedotto”, ciascuna delle quali è articolata in più edifici nei quali troveranno appunto sede i 12 supermercati, tra le vie Pellegrino Artusi e via Gordini. Le 4 medio grandi strutture, definite “edifici”, sono infatti costituite ciascuna da più supermercati: l’edificio 1 è costituito dai supermercati 1/a, 1/b, 1/c, l’edificio 2 è costituito dai supermercati 2/a, 2/b, 2/c, 2/d, l’edificio 3 dai supermercati 3/a, 3/b e 3/c mentre l’edificio 4 è formato dai supermercati 4/a e 4/b” continua Ronchi.

In totale nella sola giornata del 28 aprile sono state rilasciate tutte le 12 le autorizzazioni per la costruzione dei dodici supermercati. “Ancora una volta su questo vero e proprio Centro Commerciale la Provincia con il proprio decreto aveva espresso pagine intere di riserve evidenziando come tutta l’operazione contrastasse con la legge, con il PTCP e anche con le stesse norme comunali: ancora una volta parole al vento, messe in evidenza dalle puntuali osservazioni e dichiarazioni pubbliche e dal voto contrario del rappresentante dei Verdi in Consiglio. A questo stato di cose il Comune nel disinteresse generale aveva come al solito risposto in modo assai sbrigativo, non accogliendo i rilievi con una discutibilissima interpretazione di norme e disposizioni legislative. Alcuni dei rilievi riguardanti il polo di Pieveacquedotto e i 2 PUA compresi nella variante, mettevano anche in evidenza la illegittima compensazione del verde tutelato da norme sovraordinate, l’assenza di dimostrazione di sostenibilità ambientale da parte della VAL SAT con la forte riduzione delle aree verdi e il considerevole aumento della impermeabilizzazione dei suoli” insiste l’esponente dei Verdi.

Tutto ciò conferma che la nuova legge regionale urbanistica è un imbroglio che a parole afferma l’obiettivo di zero consumo di suolo mentre decine e decine di preziosi ettari di terreno agricolo vengono ricoperti per sempre di cemento e asfalto. Questa operazione dimostra ancora una volta che il supermercato di via Bertini era solo la punta dell’iceberg del piano del commercio, che sta devastando il nostro territorio e mettendo sempre più in crisi le attività esistenti: anche in questo caso si tratta di un vero e proprio centro commerciale costituito da molti supermercati diversi contro il circostanziato parere espresso dalla Provincia. Non ci sono scuse: si devono bloccare interventi come questo perché distruggono il commercio e consumano suolo senza alcuna limitazione, azzerando territorio verde che una volta coperto da cemento sarà perso per sempre. Per questo torniamo a proporre a tutte le associazioni, forze politiche e cittadini, di condividere l’appello al Comune ed alla Regione affinché impongano una moratoria sui nuovi centri commerciali per salvare commercio, città storiche e territorio” conclude Alessandro Ronchi.