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Le bandiere blu romagnole

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Ultimo aggiornamento:

L’estate balneare 2021 vedrà nuovamente sventolare 7 bandiere blu sulle spiagge romagnole. La Foundation for Environmental Education (Fee) ha premiato e dunque riconfermato rispetto allo scorso anno, le spiagge dei Comuni di Comacchio, Ravenna, Cervia, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Misano Adriatico e Cattolica. Per la precisione le spiagge in cui sventolerà la bandiera blu 2021 sono: Lido Spina, Lido di Volano/Nazioni/Lido degli Scacchi/Pomposa/ Garibaldi, Lido degli Estensi Marina Romea/Porto Corsini, Marina di Ravenna/Punta Marina Terme/ Lido Adriano, Lido di Savio, Lido di Dante/ Lido di Classe, Casal Borsetti, Cervia, Milano Marittima, Pinarella, Tagliata, Cesenatico, Zadina, Levante, Valverde, Villamarina, Ponente, Bellaria, Igea Marina, Misano Adriatico, Misano Centro, Porto Verde, Cattolica.

Ci sono però due criteri del regolamento della Fee per l’assegnazione del vessillo blu che comportano una certa ambiguità nella valutazione finale. Vediamo quali e contestualizziamoli con i dati 2020 su cui necessariamente è stata fatta la suddetta valutazione per l’assegnazione delle bandiere blu.
Il primo criterio riguarda il regolamento inerente la “Conformità alle Direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico”. Regolamento che recita: “Nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia”. Ecco che per esempio le 10 spiagge di Rimini interessate da misure preventive a causa della presenza di scolmatori fognari che riversano le acque fognarie direttamente in spiaggia e poi in mare ogni qualvolta piova abbondantemente non ottengono la bandiera blu. Ciò proprio perché gli sfioratori fognari “interessano”, cioè riversano direttamente nell’area della spiaggia.

Quando invece sono a monte della spiaggia e riversano in un canale o in un fiume gli stessi liquami ma non direttamente in spiaggia, sebbene il risultato finale sia lo stesso (le analisi di routine degli ultimi vent’anni dimostrano questo), tale situazione non viene valutata. L’esempio è “Cattolica Torrente Ventena” o “Cattolica Viale fiume” con all’attivo nell’estate scorsa sei chiusure della balneazione temporanee per 18 ore e la bandiera blu riassegnata quest’anno. Ancor più eclatante fu l’anno precedente, il 2019, in cui le aperture degli scolmatori a Cattolica furono 21 con le conseguenti misure preventive che causarono altrettante chiusure temporanee della balneazione. Nonostante ciò l’anno scorso le spiagge cattolichine ottennero ugualmente la bandiera blu.

Il secondo criterio del regolamento che comporta “ambiguità” riguarda la procedura per la valutazione della qualità delle acque di balneazione “il cui punteggio sarà ridotto del 50% in caso di presenza di divieti di balneazione”. Succede quindi che per l’assegnazione della bandiera blu per gli specchi d’acqua romagnoli in cui in seguito alle analisi sforanti di routine viene chiusa la balneazione, la valutazione della Fee riduce del 50% il punteggio finale mentre non accade lo stesso per quelle spiagge interessate dalle misure preventive dettate dalla presenza di scolmatori fognari “a monte” di fiumi o canali che dopo la loro apertura causano la chiusura della balneazione automatica per 18 ore a tutela della salute pubblica. Ma tali chiusure temporanee non causano alcuna riduzione di punteggio, quindi alcuna penalizzazione finale. L’anno scorso, per esempio, nei 18 specchi d’acqua romagnoli interessati dalle suddette misure preventive, le chiusure temporanee della balneazione in seguito all’apertura automatica degli scolmatori fognari furono 36. Nel 2019 furono 147. Non tenerne conto è oggettivamente singolare.

Giorgio Venturi