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La Torre Numai: quel forte legame tra Forlì e l’Aeronautica

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Ultimo aggiornamento:

Il 28 marzo si è celebrato l’anniversario della nascita del corpo della Aeronautica Militare. Risale infatti al 28 marzo 1923 il Regio Decreto con cui l’Aeronautica fu scorporata dal Regio Esercito, diventando Regia Aeronautica. Un vero e proprio fiore all’occhiello che raggiunse nel 1929 la sua massima espansione con la nomina di Italo Balbo a Ministro dell’Aviazione.

Forlì ha un forte legame con il corpo dell’Aeronautica Militare. La Torre Numai, infatti, è oggi proprietà dell’Associazione Arma Aeronautica e sede della Sezione di Forlì, “Casa dell’Aviatore Ten. Col. Mario Fabbri”. Simbolo delle città biancorossa, la Torre svetta all’intersezione tra l’omonima Via Torre Numai e Via Pedriali.

La storia di questa Torre è a dir poco affascinante. È l’unica rimasta delle torri erette in epoca medievale a difesa dei palazzi nobiliari forlivesi. In particolare deve il nome alla Famiglia Numai, potente famiglia ghibellina; la Torre metteva in comunicazione diretta, mediante un passaggio sotterraneo, con l’allora Palazzo Numai, ora Palazzo Foschi. Con la caduta dei Numai, la Torre passò sotto il controllo degli Orselli, divenendo “Torre Orsella”, poi dei Papini, infine dei Reggiani.

Nel 1900 l’Ing. Luigi Pedriali comprò la Torre, restituendole il nome di Torre Numai. I lavori di ristrutturazione iniziarono nel 1923; ad occuparsene la nipote Giulia Pedriali ed il marito, Ten. Col. Mario Fabbri. Con un atto notarile firmato in data 11 marzo 1966, l’edificio fu donato dalla famiglia Pedriali Fabbri alla Associazione Arma Aeronautica, in modo da diventare la sede della Sezione Forlivese. Al suo interno, dal 1965, vi è un Museo e centro di documentazione intitolato alla memoria di Giulia Pedriali Fabbri.

Ancora una volta, scopriamo il fascino di una città, Forlì, che nasconde in ogni suo angolo storia e cultura. Un orgoglio esserne un cittadino, un dovere studiarne e divulgarne la storia.

Alessandro Vitali