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Ritratto di giovane con medaglione di Botticelli appartenne alla Marchesina di Modigliana

Di Gabriele Zelli Leggilo in 3 minuti
Aggiornato: 20 febbraio 2024
Ritratto di giovane con medaglione di Botticelli appartenne alla Marchesina di Modigliana

Nei giorni scorsi a un’asta di Sotheby’s, a New York, è stato aggiudicato il quadro “Ritratto di giovane con medaglione“, attribuito a Sandro Botticelli (Firenze 1445-1510), per la somma di 92 milioni di dollari, seconda quotazione (al primo posto c’è un Leonardo da Vinci) nella classifica dei dipinti più pagati di sempre. A sborsare la stratosferica cifra è stato un magnate russo.

A Modigliana il gruppo di ricercatori e storici che da anni cercano di approfondire la storia del “Baratto” hanno immediatamente capito che la notizia solo apparentemente non aveva alcun motivo di interesse locale, se non l’indiscutibile potere d’attrazione di una simile quantità di denaro. Invece il legame con la Romagna c’è e per trovarlo bisogna riallacciarsi proprio all’ormai antica storia del “Baratto di Modigliana”, secondo la quale nell’aprile del 1773 il figlio neonato di Lorenzo Chiappini, guardia carceraria del comune romagnolo allora ancora facente parte del territorio del Granducato di Toscana, venne scambiato alla nascita dal padre, per denaro, con una neonata partorita da una nobildonna francese presente in quei giorni a Modigliana col marito.

Le successive vicende videro quella che era ritenuta figlia del Chiappini, Maria Stella, andare in sposa, tredicenne, al cinquantenne barone Thomas Wynn, primo barone Newborough, trasferendosi poi nel grande castello di Glynllifon nel Galles, dove condusse vita da gran signora e dove venne accolta negli ambienti dell’alta nobiltà britannica come “Marchesina di Modigliana”.
Il primo legame fra il “Baratto” e il quadro del Botticelli risale alle nozze fra Lord Newborough e Maria Stella, quando il barone gallese per ingraziarsi la fanciulla acquistò quel dipinto a Firenze e gliene fece dono. Quindi quell’opera d’arte, oggi valutata 92 milioni di dollari, era di proprietà di Maria Stella, modiglianese di nascita a prescindere dall’identità dei genitori.

Gli studiosi del “Baratto” avanzano anche un secondo collegamento. Morto Lord Newborough nel 1807, tre anni dopo Maria Stella si risposò col barone russo Edward von Ungern Sternbergh, nipote del primo ministro dello Zar, e si trasferì per un certo periodo a San Pietroburgo dove fu accolta a corte. A questo punto sorgono spontanee delle domande: perché il magnate russo avrebbe aggiunto ben 12 milioni di dollari alla quotazione di 80 milioni fissata come base d’asta, per un quadro il cui vero autore è stato a lungo messo in dubbio dagli esperti d’arte? Forse voleva quell’opera proprio perché appartenuta a Maria Stella?

Aggiungiamo un’altra curiosità che lega la Romagna a questa costosissima asta di New York: il ricchissimo “suddito” di Putin non si è limitato all’acquisto del “Ritratto di giovane con medaglione”: ha speso altri 1.023.000 dollari per aggiudicarsi il pannello che faceva parte di un cassone nuziale del XV secolo attribuito al pittore fiorentino conosciuto come “Maestro di Marradi”.

Gabriele Zelli

L'autore

Gabriele Zelli
Gabriele Zelli

Ex sindaco di Dovadola, classe 1953, dal 1978 al 1985 dipendente del Comune di Dovadola. Come volontario in ambito culturale è stato dal 1979 al 1985 responsabile della programmazione del Cinema Saffi e dell'Arena Eliseo di Forlì e dal 1981 al 1985. Coordinatore del Centro Cinema e Fotografia del Comune di Forlì. Nel giugno 1985 eletto Consigliere comunale e nell'ottobre 1985 nominato Assessore comunale di Forlì con deleghe alla cultura e allo sport. Da quell'anno ha ricoperto per 24 anni consecutivi il ruolo di amministratore dello stesso Comune assolvendo per tre mandati le funzioni di Assessore e per due a quella di Presidente del Consiglio comunale. Dirigente e socio di associazioni culturali, sociali e sportive presenti in città e nel comprensorio. Promotore di iniziative a scopo benefico. E' impegnato a valorizzare il patrimonio culturale, storico e artistico di Forlì e della Romagna. A tale scopo dal 1995 ha organizzato una media di oltre 80 appuntamenti annuali, promuovendo anche interventi di recupero del patrimonio architettonico di alcuni edifici importanti o delle loro parti di pregio. Autore di saggi e volumi, collabora con settimanali, riviste locali e romagnole. Dirigente dal 1998 di Legacoop di Forlì-Cesena in qualità di Responsabile del Settore Servizi. Nel 1997 è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

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