Regolamento dei quartieri. Dogheria: «Un buon compromesso senza vincitori nè vinti»

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Il percorso intrapreso per la revisione del regolamento dei quartieri, che ha portato alla modifica statutaria dell’art. 48, è stato vivace e contraddistinto da un confronto reale tra le forze politiche rappresentate all’interno del consiglio. Seguendo l’invito proveniente da più parti, si è cercata la massima condivisione nello scrivere le regole fondamentali del nostro Statuto. Il testo finale è un buon compromesso, che porta a ritenere che in questa partita non vi siano stati vincitori, né vinti” è il commento di Elio Dogheria della lista civica Forlì Cambia.

Non vi è (e non vi è stato), da parte delle forze di maggioranza, alcun pregiudizio nell’affrontare il tema della partecipazione nei quartieri, essendo ben consapevoli che tutte le realtà di base, in qualsiasi forma giuridica in cui i cittadini contribuiscono al benessere delle proprie comunità, attraverso un tentativo di risposta ai bisogni, vanno valorizzate ed incentivate. Nel corso del dibattito è stato ricordato che i quartieri hanno avuto un ruolo storico in questa città, come luoghi di condivisione delle problematiche dei territori. Sul punto ritengo che sia giusto chiedersi se la funzione che hanno svolto in passato sia ancora attuale. Un dato che emerge dalla discussione di questi mesi e di cui si deve tenere conto, è che molte di queste realtà hanno il fiato corto e soffrono di un disinteresse da parte dei nostri concittadini” continua Dogheria.

Compito di un’amministrazione accorta, per superare questa impasse, è andare nella direzione di una razionalizzazione e semplificazione, con un accorpamento e riduzione del numero dei quartieri, anche in modo da favorire un’interlocuzione virtuosa con l’amministrazione comunale. In questo senso, si auspica una nuova vitalità ed una ripartenza di tali organismi, mantenendo inalterato il sistema di elezione a suffragio universale, per garantire un rinnovamento degli stessi di cui si avverte un grande bisogno” conclude Elio Dogheria.

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