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“No all’inceneritore di Forlì” l’appello degli ambientalisti

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Ultimo aggiornamento:

Con la manifestazione in piazza Saffi di ieri, “Fridays e Parents for Future Forlì”, “Difendiamo l’ambiente con le unghie” il “Tavolo delle associazioni ambientaliste” lanciano un mail e un socialbombing rivolto ai politici per chiedere lo spegnimento dell’inceneritore di Hera. Gli organizzatori invitano, quindi, i cittadini a postare una propria foto sui propri profili social, con un foglio in mano che riporti la scritta “No inceneritore Forlì”, taggando il sindaco Zattini, l’assessore all’ambiente regionale Priolo e il presidente della Regione Bonaccini.

Contemporaneamente si chiede di inviare delle mail ai sopracitati personaggi politici chiedendo loro di spegnere l’inceneritore per i rifiuti urbani al più presto. Questo è l’appello che gli organizzatori dell’iniziativa rivolgono direttamente ai politici coinvolti:
A gennaio verrà rinnovato il contratto tra Hera, Regione e Comune di Forlì sull’inceneritore, e a tale proposito nel pomeriggio di sabato 7 novembre, si è tenuta una manifestazione ampiamente partecipata dalla cittadinanza forlivese che focalizzava l’attenzione su quattro richieste principali. In primis, le associazioni ed i movimenti aderenti chiedono che il nuovo contratto abbia una durata massima fino al 2025, e che questo anno sia stabilito come data di spegnimento dell’inceneritore. Ciò avrà senza alcun dubbio un impatto notevole dal punto di vista della salute e della qualità dell’aria, nonché del clima.

In secondo luogo, chiediamo che non venga assolutamente superato il limite di 120.000 tn annue di rifiuti trattabili, come già sancito nel 2015 dopo i molti sacrifici e le manifestazioni fatte dai forlivesi. In più, pretendiamo che ai comuni di Cesena e Ravenna che conferiscono nell’inceneritore di Forlì sia imposto un nuovo sistema di raccolta differenziata più virtuoso e monitorato, al pari di quello di Alea a Forlì. Solo così sarà possibile ridurre drasticamente i rifiuti da incenerire, come già avvenuto nel forlivese da quando è stato implementato il nuovo sistema. Infine, chiediamo che l’inceneritore Hera continui a bruciare solo rifiuti urbani, essendo già presente sempre a Forlì anche un secondo inceneritore che brucia rifiuti speciali di origine ospedaliera provenienti da tutta Italia. Fiduciosi nella vostra disponibilità e sensibilità, chiediamo che al momento della stipula del nuovo contratto sia tenuto conto delle istanze che i cittadini forlivesi hanno molto a cuore, per la loro salute, per l’ambiente e per il clima“.