È morto ieri don Corso Guicciardini

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Si è spento a Firenze a 96 anni Monsignor Corso Guicciardini Corsi Salviati, una delle figure più significative espresse dal cattolicesimo della Città del Giglio. Fu uno dei giovani che negli anni difficili immediatamente dopo la fine del secondo conflitto mondiale si unirono a don Giulio Facibeni, nell’opera di assistenza ai giovani abbandonati. Proclamato Venerabile da papa Francesco alla fine del 2019 e nativo di Galeata, don Facibeni è stato il fondatore dell’Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa, istituzione di assistenza agli orfani e di educazione per l’infanzia e la gioventù diffusasi in Italia e in Albania.

Le esequie di don Corso, presiedute dall’arcivescovo di Firenze, monsignor Betori, si svolgeranno sabato in Santa Maria del Fiore. Membro di una grande famiglia dell’aristocrazia fiorentina, nell’incontro con don Facibeni Corso maturò la sua vocazione al servizio della Chiesa e all’aiuto ai giovani. Dal 1958 fu lui stesso alla guida dell’Opera, parroco a Empoli nella parrocchia di San Giovanni Evangelista e poi nuovamente presidente dell’Opera dal 2006 fino ad anni recenti. Ha svolto anche attività pastorale nel penitenziario di Sollicciano insieme al cappellano don Vincenzo Russo e con don Roberto Falorsi. Nel 2013 aveva ricevuto il Fiorino d’Oro, la massima onorificenza che il Comune di Firenze riserva a coloro che per la loro attività si siano particolarmente distinti e abbiano dato lustro alla città.

Aveva un legame speciale con Galeata, città natale del Venerabile don Facibeni, dove l’Opera dal 1936 ha una struttura per l’aiuto e l’accoglienza a bambini e adolescenti in difficoltà. Periodicamente don Corso vi faceva visita, spesso insieme a don Carlo Zaccaro, scomparso nel 2010, con il quale sin dalla gioventù aveva condiviso l’impegno a fianco di don Facibeni, il “Padre”, come era chiamato con affetto.
Da ricordare la testimonianza resa da don Corso nel febbraio del 2009 al convegno “Il Giusto di Galeata” organizzato dal Comune di Galeata, dall’Opera Madonnina del Grappa e da altre realtà associative locali sul ruolo del Venerabile don Facibeni nel salvataggio a Firenze degli ebrei perseguitati dai nazifascisti nell’ultimo conflitto mondiale.

Paolo Poponessi


 

Cordoglio anche nella diocesi di Forlì-Bertinoro per la scomparsa di mons. Corso Guicciardini, già presidente dell’Opera Madonnina del Grappa, morto il 5 novembre, all’età di 96 anni, all’ospedale fiorentino di Careggi, per le conseguenze del covid. Don Corso nel 1958 era stato il primo successore del Venerabile don Giulio Facibeni, originario di Galeata, fondatore dell’Opera Madonnina del Grappa. “Più volte ho avuto la gioia di incontrare don Corso – afferma il vescovo Livio Corazza – quando veniva a Galeata per l’anniversario della morte di don Giulio o per la festa di Sant’Ellero. Siamo grati al Signore per la testimonianza di santità e di carità che l’Opera continua a dare anche tra di noi con la casa di accoglienza che gestisce a Galeata”. L’ultima visita di don Corso in diocesi era stata il 15 maggio 2019 quando aveva partecipato alla messa presieduta dal card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nell’abbazia di sant’Ellero in occasione della festa del patrono di Galeata.

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