“È importante che anche Confindustria Romagna si schieri a favore del progetto di investimenti che Romagna Acque sta ipotizzando per il futuro del territorio romagnolo. Mi auguro che questa alleanza tra istituzioni e territorio si ampli per dare forza all’obiettivo che altre voci si facciano sentire. Non possiamo permetterci che gli approcci ideologici – gli stessi di chi non voleva neppure la diga di Ridracoli – abbiano la meglio su scelte strategiche per il futuro delle nostre comunità“. Lo afferma il deputato di Italia Viva Marco Di Maio, da sempre impegnato in prima persona nel valorizzare e sostenere l’azienda pubblica di gestione della risorsa idrica.
“Oggi dobbiamo programmare le risposte ai bisogni di domani – prosegue il deputato, capogruppo in Commissione Affari costituzionali alla Camera – e sicuramente quello dell’approvvigionamento idrico è uno dei temi a cui rispondere per il futuro. Per questo siamo impegnati al fianco di Romagna Acque nell’ipotesi di realizzare nuovi piccoli invasi e di ogni altra iniziativa utile a reperire nuove risorse idriche in Appennino“.
“Un argomento sul quale abbiamo messo a disposizione della società anche staff tecnico e politico del Ministero delle Politiche agricole – afferma – ribadito dalla partecipazione della ministra Teresa Bellanova all’assemblea di presentazione del bilancio dell’azienda. Il futuro metterà a disposizione dei territori importanti disponibilità per effettuare investimenti anche corposi: sarà fondamentale presentarsi a quegli appuntamenti con progetti pronti per essere finanziati“.
Quello dei progetti, secondo il parlamentare romagnolo, deve essere “un obiettivo irrinunciabile per tutto il territorio, come del resto lo è stato in passato per Giorgio Zanniboni, a cui si deve principalmente – assieme ad Angelo Satanassi – la realizzazione della Diga di Ridracoli senza la quale oggi la Romagna sarebbe un territorio in crisi idrica costante“.
“Una priorità che aveva ben presente anche il direttore generale Andrea Gambi – ricorda il deputato forlivese – prematuramente scomparso lo scorso marzo per via del Covid dopo aver dedicato molta parte del proprio lavoro in Romagna Acque proprio alla progettazione e allo studio del futuro. Un testimone che abbiamo il dovere di raccogliere e portare a risultato“.