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La delibera della Regione che attiva l’utilizzo del trasporto turistico privato a supporto del trasporto scolastico è una scelta che va nella giusta direzione. Sono lieta di constatare che Bonaccini e Corsini abbiano ascoltato quanto chiesto a più riprese dalle opposizioni anche attraverso la mia voce: i 120 autobus in più sono un buon inizio. Ora il passo successivo, parimenti urgente, è quello di tornare a fissare la capienza massima dei mezzi pubblici al 50% per evitare i continui assembramenti che si generano nelle ore di punta, identificando chiaramente chi deve fare rispettare questo limite” è il commento di Simona Vietina parlamentare di Forza Italia e sindaca di Tredozio.

In più, la stessa attenzione deve essere data ai comuni periferici e montani: occorre un potenziamento anche sulle linee dei territori più distanti dai grandi centri, soprattutto in considerazione di eventuali ingressi scolastici scaglionati. Gli studenti della montagna non possono arrivare a scuola alle 7,00 e magari entrare alle 9,00” conclude Simona Vietina. 

Apprezziamo che il presidente Stefano Bonaccini abbia ascoltato la proposta avanzata nei giorni scorsi da esponenti della Lega di potenziare il servizio di trasporto pubblico scolastico ricorrendo a ditte private, prevedendo l’utilizzo di 120 mezzi già vocati al trasporto turistico. Concordiamo pienamente, infatti, con l’obiettivo di potenziare il servizio del trasporto pubblico per garantire maggiore sicurezza di spostamento a studenti e lavoratori. Crediamo tuttavia opportuno che siano chiariti i dettagli dell’operazione, i criteri con cui verranno identificate le ditte private a cui si farà ricorso e i territori dove saranno impiegati i 120 mezzi”. Questo il commento del consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli, primo firmatario di un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove si chiedono chiarimenti sulle modalità di attivazione dei 120 autobus, i cui dettagli sarebbero ancora al vaglio della Regione.

Facendo un semplice calcolo matematico – sottolineano i consiglieri leghisti – ogni provincia emiliano-romagnola potrebbe contare su circa 13 mezzi aggiuntivi per potenziare il trasporto scolastico, un numero che potrebbe anche rivelarsi insufficiente in relazione all’entità dell’utenza. Vogliamo quindi sapere se il numero di 120 mezzi potrà essere rivisto e, in caso di necessità, incrementato, se saranno prese in considerazione tutte le aziende di autobus e NCC anche non riunite in consorzi e se sia stato previsto, localmente, anche il ricorso a ditte private che utilizzano mezzi (auto, pulmini) con autorizzazione comunale NCC”.

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