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Riapertura dell’aeroporto Ridolfi: i commenti dei politici forlivesi

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La riapertura dello scalo aeroportuale Luigi Ridolfi è il simbolo della ripartenza del nostro territorio. Grazie a un prezioso lavoro di squadra e allo sforzo imprenditoriale della società di gestione, Forlì torna a volare e lo fa in grande stile, con 4 compagnie aeree, un’offerta di voli già da subito importante, diversificata e proiettata a mettere in collegamento la nostra città con le più importanti mete turistiche d’Italia e d’Europa. È questo il tragitto che dobbiamo fare nostro. Come Amministrazione lavoreremo per intensificare la durate delle presenze, diversificando la nostra offerta turistica e mettendoci in rete con i Comuni dell’entroterra e della costa per fare del Ridolfi l’aeroporto di tutti, non solo di Forlì. Un grazie di cuore lo voglio riservare a chi, con coraggio e lungimiranza, ha creduto e lavorato con sana ostinazione per dare vita a questo progetto. Grazie in particolare a Giuseppe Silvestrini, Presidente di F.A. srl, anima, cuore e coraggio di questo scalo” il commento dell’assessora al turismo del Comune di Forlì Andrea Cintorino.

Il traguardo è stato raggiunto. Dopo 7 anni di inattività finalmente ieri ha riaperto l’aeroporto di Forlì – esordisce il segretario territoriale del PD forlivese Daniele Valbonesi presente all’inaugurazione di oggi -. In un periodo buio per la nostra economia, questo segnale di ripartenza assume un valore ancora più simbolico: un nuovo volano per l’economia di tutto il territorio romagnolo. Per poter superare la crisi che la pandemia ha originato è necessario più che mai che il territorio metta in atto strategie comuni che promuovano le molteplici vocazioni dell’aeroporto Ridolfi, in ambito turistico, logistico-commerciale e formativo. Ancora una volta ribadisco che occorra abbandonare campanilismi e vecchie diatribe territoriali e accompagnare il grande investimento in capitale umano e finanziario di cui F.A. Srl si è fatto e si sta facendo carico a beneficio delle nostre comunitàQuesta riapertura significa nuovi posti di lavoro e una grandissima opportunità per la città di Forlì e per l’indotto che saprà generare – conclude Valbonesi -. Il Partito Democratico forlivese ha sempre creduto, nonostante le molte difficoltà di questi anni, che l’Aeroporto di Forlì dovesse tornare a volare ed ora lavoreremo a 360 gradi perché questo progetto possa dare il massimo dei frutti.

Con l’inaugurazione dell’Aeroporto Ridolfi, Forlì torna a volare e con lei tutta la Romagna. È un momento di cruciale importanza e un’iniezione di fiducia per tutto il territorio: il rinato scalo forlivese sarà anche un’occasione di rilancio per i territori interni e mi piace pensare al Ridolfi anche come la porta d’accesso allo scrigno di meraviglie rappresentato dai territori interni. Da oggi chi arriverà a Forlì avrà la possibilità di scoprire le bellezze dei borghi e delle vallate raccolte all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi e la città tornerà a essere uno snodo cruciale per gli spostamenti dentro la regione. Questo giorno è il risultato di una grande sinergia fra imprenditori privati e lavoro delle istituzioni a ogni livello: una sinergia vincente che porterà grande lustro a Forlì e alla Romagna” commenta Simona Vietina, parlamentare di Forza Italia e sindaco di Tredozio.

È il momento di tirare una riga sul passato e guardare al futuro“. Marco Di Maio, parlamentare romagnolo che più di tutti in questi anni si è battuto per la riapertura dell’aeroporto di Forlì, torna sul futuro dello scalo aeroportuale nel giorno della sua riapertura ufficiale. “Una giornata storica, che corona un lavoro di anni – afferma -. Come tutte le vittorie, anche questa ha tanti padri e tanti madri, anche se ricordo con estrema chiarezza due cose: la prima è che senza gli imprenditori che stanno investendo soldi e reputazione personale, non saremmo qui. A loro deve andare il ringraziamento più grande per la generosità e la dedizione con cui stanno puntando su questa infrastruttura“.
La seconda è che senza il lavoro che ci portò a porre la riapertura dello scalo come priorità in un vertice col presidente Conte – ricorda il deputato, che è anche capogruppo in Commissione Affari costituzionali alla Camera – e il successivo emendamento presentato dai senatori di Italia VIva alla Legge di Bilancio – l’unico presentato tra migliaia che furono depositati da tutti i partiti di maggioranza e opposizione, nonostante le dichiarazioni: ribadisco, l’unico – che ha sbloccato le assunzioni dei vigili del fuoco, oggi non saremmo qui. Tralasciando tutto il lavoro degli anni scorsi che ha consentito prima di ottenere un nuovo bando per l’assegnazione della gestione anche dopo l’esperienza fallimentare di Halcombe e poi di portare a buon esito tutto l’iter di assegnazione. È il momento, però, di tirare una riga sul passato e guardare al futuro“.
Oggi ci sono quattro compagnie che hanno scelto di dare fiducia al progetto portato avanti dai privati – afferma – c’è un territorio che, nonostante il Covid, si sforza di pensare al proprio futuro e di progettare le iniziative che servono per cogliere le potenzialità legate alla riapertura dello scalo. Bene, dunque, l’impegno del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha ribadito l’attenzione verso il nostro territorio“.
Dunque uniamo gli sforzi – conclude – per far partire al più presto i lavori per il terzo lotto della tangenziale, realizzare i nuovi collegamenti verso Ravenna (senza dimenticare la vallata del Montone e la sistemazione della Ss67) e verso Cesena, potenziare gli investimenti ferroviari, valorizzare sempre più l’enorme potenziale del Porto di Ravenna, pensare ai territori collinari e montani. Arriveranno le risorse e vincerà chi avrà i progetti pronti per intercettarle“.