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Sesso sicuro e Covid: i consigli per evitare il rischio
Il Coronavirus e la paura di contagio ci hanno obbligato a ripensare l’erotismo e la sessualità. Sia nei mesi di lockdown che in quelli immediatamente successivi, le persone hanno affrontato i rapporti di coppia in maniera inedita e con alcune preoccupazioni legate ai metodi di trasmissione del virus e ai possibili rischi per la propria salute e per quella del partner. Ma non c’è niente da temere. Seguendo alcune regole di base, ben espresse dalla comunità scientifica, è possibile fare sesso sicuro.
L’epidemia globale ha portato con sé un inevitabile calo del numero dei rapporti e del desiderio. È quanto emerso da un recente studio di Durex che ha sottolineato come nel nostro Paese circa l’83% degli italiani tra i 16 e i 55 anni ha dichiarato di aver subito un calo della libido e dell’attività sessuale. Le motivazioni principali? La paura del contagio e le ansie per la salute e la perdita del posto di lavoro, anche tra i più giovani.
A tranquillizzare le persone sessualmente attive, però, ci ha pensato la comunità scientifica e la stessa Sic, la Società italiana contraccezione, secondo cui pare sia “molto remota la trasmissione del virus attraverso le secrezioni vaginali o il liquido seminale”. E nonostante le fonti maggiore di contagio restino la saliva e i fluidi delle vie aeree superiori, va tenuto alto il livello di attenzione anche tra le lenzuola.
Per questo motivo è stato redatto un decalogo su sesso e coronavirus da seguire per avere rapporti sicuri in questo particolare periodo storico. Al punto uno si sottolinea come il partner più sicuro con cui fare sesso sia quello con cui si è convissuto prima e durante l’isolamento. Al punto due si parla invece di bacio: la saliva è il veicolo di trasmissione principale del virus ma sei i due partner hanno rispettato le regole di distanziamento sociale della fase 1 il rischio è minimo.
Il vademecum prosegue poi con altri consigli importanti. Il primo è di prestare maggiore attenzione all’igiene intima, prima e dopo il rapporto. Il secondo è quello di evitare incontri sessuali con persone positive al coronavirus e rapporti occasionali non protetti.
Nessuna controindicazione, invece, per l’autoerotismo. La masturbazione, specie se si presta attenzione alla pulizia e al lavaggio delle mani, non presenta particolari rischi anche se è accompagnata dell’uso dei nuovi sex toys quali le bambole sessuali (risultano particolarmente interessanti per chi non ha un partner stabile convivente).
Non parliamo di loro, le tradizionali bambole gonfiabili
Estremamente curate in ogni minimo dettaglio, le realistiche bambole in silicone per il sesso rappresentano l’ultimo ritrovato della tecnologia applicata al piacere sessuale e sono in grado di riprodurre l’anatomia umana in ogni particolare.
Ma non solo. Grazie alla scelta di materiali come il premium silicone e il TPE (usati anche in campo medico) per la loro realizzazione, mettono al riparo anche da fastidiose allergie e da eventuali problemi di tossicità. I sex toys sono sicuri, quindi, a patto che vengano regolarmente igienizzati con saponi e disinfettanti e vengano conservati in ambienti quanto più possibile “sterili”.
Il vademecum del Sic dopo aver parlato di autoerotismo e masturbazione affronta anche il tema dei rapporti orali/genitali. Il veicolo principale di contagio da coronavirus è la saliva ma è possibile avere anche questo di tipo di pratiche se si utilizzano alcuni dei presidi in lattice presenti sul mercato e in grado di creare una barriera tra la bocca e l’ano o la vagina.
Attenzione, infine, ai rapporti occasionali con partner poco conosciuti o con persone al di fuori della propria cerchia di conviventi. Almeno per il momento. “Sarebbe salutare, in questa fase, evitare uno stretto contatto – incluso il sesso – con chiunque non si conosca bene” – afferma Salvatore Caruso, membro del Sic e capo della della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica (Fiss).
Il sesso e il bacio tra i conviventi, soprattutto se hanno seguito le norme igieniche e di distanziamento sociale, prosegue Caruso, può portare solo benefici ma senza una cura adeguata e in assenza di un vaccino riconosciuto, è meglio evitare il sesso con chi non conosciamo in maniera approfondita.