In una nota congiunta i gruppi consiliari del Partito Democratico e Forlì & Co. affermano: “A seguito dei nostri question time che hanno chiesto spiegazioni sull’accaduto ed una pronta revisione del contenuto della locandina l’assessore Melandri ha fornito una imbarazzata difesa d’ufficio dell’iniziativa, debole nei contenuti e ostinata nel rifiutare di aver sbagliato e di dover correggere l’errore. La tesi di Melandri di fronte ad uno scandalo nazionale è che sono tutti gli altri a non aver capito il senso del testo e dell’iniziativa o ad avere pregiudizi ideologici nei confronti della giunta“.
“Alla fine di una lunga apologia di sé medesimo, venendo al dunque Melandri ha confermato una locandina ed una iniziativa dal taglio smaccatamente revisionista. Brutto segnale, confermato poche ore dopo, quando la maggioranza ha bocciato due emendamenti al regolamento di polizia urbana – presentati dai nostri gruppi – che richiedevano che non potessero ottenere occupazione di suolo pubblico quelle iniziative politiche che non accettano di riconoscersi nei valori Repubblicani e democratici“.
“In tutto questo – conclude la nota – il grande assente è stato il sindaco Zattini che non ha fornito risposto alla domanda diretta se avrebbe avuto il coraggio di dare lettura di quella locandina durante le celebrazioni in memoria della liberazione della città e dei partigiani, salvo poi votare con il resto della maggioranza contro i citati emendamenti“.