«Chi pensava che la nuova Amministrazione volesse operare in discontinuità con quella precedente si è sbagliato, tutto continua come prima anzi, i progetti peggiori vengono confermati mettendo in evidenza le balle raccontate in campagna elettorale. Il caso più eclatante è rappresentato da piazza Guido da Montefeltro nella quale, ormai è pacifico, verrà mantenuta in eterno la ‘Barcaccia’, nonostante le dichiarazioni e le promesse.
Infatti gli entusiastici annunci di ieri dell’assessore Cicognani non proferiscono una parola sulla demolizione della Barcaccia, dimostrando quanto i Verdi hanno affermato da tempo: chi comanda a Forlì non sta in piazza Saffi ma risiede in corso Garibaldi e vuole mantenere quella indegna colata di cemento perchè la ritiene funzionale alle sue mostre. Infatti chi impone le scelte nella città non vuole rinunciare alla Barcaccia, al mostro che impedisce la fruizione visiva del San Domenico e del San Giacomo, che altera e manomette l’antico tessuto della città e di cui da più di 30 anni Verdi, Italia Nostra e una ampissima schiera di intellettuali chiedono l’abbattimento. Abbattimento promesso da Zattini ma poi scomparso dall’orizzonte.
Non sono solo le ormai reiterate dichiarazioni di questo o quell’amministratore a rendere esplicito l’intento di mantenere il mostro di cemento ma anche taluni fatti:
– non esiste un progetto dell’intera piazza Guido da Montefeltro benché sia richiesto dalla legge e solo taluni espedienti del tutto illegali hanno consentito l’approvazione dell’opera chiamata di primo stralcio e il successivo appalto;
– non sono state soddisfatte le richieste della Soprintendenza e prima di lei della Comitato ministeriale che avevano subordinato l’approvazione definitiva dello spostamento delle somme assegnate al comune fin dal 2006 alla sottoscrizione di una nuova convenzione fra Ministero e Comune nella quale fossero stabiliti tempi certi per la demolizione della barcaccia;
– l’intervento è stato in parte finanziato dallo Stato nonostante non sia conforme alla pianificazione urbanistica, come falsamente dichiarato nelle schede e nelle delibere con cui il Comune partecipò al bando delle periferie;
– non si perde occasione per riempire la zona del San Domenico di altre funzioni, dalla settimana del buon vivere alla recente Arena all’aperto mentre non si vede all’orizzonte il progetto del quarto stralcio dell’antico convento da adibire al completamento dei musei, nonostante sia in parte finanziato da anni e sia affidato da almeno tre lustri l’incarico del progetto esecutivo come premio per il concorso nazionale a suo tempo bandito.
L’avvio dei lavori ci consentirà di presentare l’esposto alla procura da tempo anticipato per le false dichiarazioni a proposito della asserita conformità con la pianificazione urbanistica e per le violazioni del codice degli appalti».
Europa Verde Forlì-Cesena