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Caccia. Castaldini: «Occorre un adeguamento della normativa»
«Occorre un adeguamento della normativa sul territorio agro – silvo – pastorale per permettere maggiore equilibrio e laddove c’è necessità la Regione deve intervenire con una sospensione o con una moratoria delle domande in essere e delle nuove richieste delle aziende faunistico venatorie» è il commento di Valentina Castaldini consigliere regionale di Forza Italia. Un adeguamento del territorio e della rispettiva percentuale di azione per la caccia a seconda delle richieste delle rispettive aziende.
«Ho chiesto alla Regione che ponga l’attenzione sull’attuale gestione del territorio con particolare attenzione alle esigenze dei cacciatori con maggior equilibrio rispetto alle esigenze delle aziende faunistico venatorie. Mi sono arrivate – continua l’esponente azzurra – diverse segnalazioni dove viene evidenziata la mancanza di equilibrio negli ATC per le zone cacciabili. Alcuni Comuni, come per esempio Galeata, Civitella di Romagna e Predappio, per i propri territori ricadenti nell’ATC FO6, (ma questo vale anche per Santa Sofia e Bagno di Romagna nell’ATC FO5) non rispetterebbero questo equilibrio a causa di una norma che non valuta la presenza degli ATC nella sua applicazione».
Queste zone, che peraltro registrano già ampi territori dove la caccia è vietata (demanio regionale ex Arf e Parco Nazionale) oggi fanno i conti anche con la presenza di diversi istituti privati che sono già adesso molto alte e nuovi ampliamenti di aziende faunistiche ridurrebbero notevolmente i territori cacciabili.
«Per questo credo sia indispensabile un adeguamento normativo valutando se possa esser utile modificare la modalità di calcolo della percentuale di ripartizione del territorio agro-silvo-pastorale e condividere la necessità di introdurre nel frattempo una sospensione o una moratoria delle domande in essere e delle nuove richieste» la richiesta che Valentina Castaldini, consigliere regionale di Forza Italia, ha rivolto alla Giunta Bonaccini.