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La partigiana Amalia Geminiani: «Lasaponara ha un virus chiamato odio peggiore del covid-19»
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera della partigiana Amalia Geminiani sulle dichiarazione dell’ex leghista Francesco Lasaponara.
«Non ero a conoscenza del suo “augurio” di morire presto. Ho letto un articolo su un quotidiano locale e sono ancora stupefatta e offesa che abbia scritto quelle cose tremende sui partigiani e le partigiane. Io sono Amalia Geminiani, una partigiana di 95 anni, iscritta all’Anpi Valmontone-Uguaglianza e le voglio dire che sono in ottima salute, confermata dai due tamponi negativi come mi ha annunciato l’infermiera della Casa di riposo-Centro sociale di Terra del Sole, dove sono ospite da qualche anno e dove tutti gli ospiti stanno bene. Voglio ringraziare a tal proposito tutto il personale della struttura che mi ospita per la sua umanità e l’associazione voceDonna che mi segue costantemente per via telefonica in questa separazione che ancora continua per tutti noi.
All’insorgenza della pandemia del Covid 19, ho ritrovato il mio spirito battagliero come quando avevo 19 anni e facevo la staffetta partigiana nel ravennate durante la Resistenza che ha portato pace e libertà e pensavo che avrei sconfitto anche questo nemico invisibile e, per ora, così è stato. Lei però consigliere deve combattere contro un virus ancora peggiore del Covid 19, un virus che si chiama odio e che trasuda dalle sue parole di offesa per gli anziani. A nome di tutti quegli anziani, partigiani o no, le chiedo di fare un gesto che le dovrebbe venire spontaneo, cioè dare le immediate dimissioni da consigliere comunale».
Amalia Geminiani, staffetta partigiana